ahahaha mi fate passare per quello che non sono anche in argomenti seri![]()
![]()
![]()
ahahaha mi fate passare per quello che non sono anche in argomenti seri![]()
![]()
![]()
Una volta ci si faceva il culo per vivere, ora è la vita a esser presa per il culo! [Heerokeem]
Questa l'hai servita su un vassoio d'argento....
Comunque penso che un padre debba passare attraverso tutte e tre le fasi.
Prima essere d'esempio, un mito da imitare per il figlio e quindi camminargli davanti per mostrargli la strada; arriva poi il momento in cui il figlio deve iniziare a fare le proprie esperienze, ma è necessaria la presenza di un padre che gli cammina affianco pronto ad aiutarlo nel bisogno, e infine arriva il momento in cui il padre deve lasciare che il figlio debba cavarsela da solo, quindi lasciare lui davanti, e vedere di cosa è capace.
attenzione pero', stare davanti non significa mostrargli la strada, ha un significato un po' piu' profondo. ugualmente stargli dietro. sono solo delle metafore per dire qualcosa di piu' profondo, stargli dietro significa che e' il bambino a scegliere, stargli davanti e' prendere le decisioni per lui.
a volte e' necessario, ma se si vuol avere una linea generale bisogna stargli accanto e vedere cosa succede, intervenire se ce n'e' bisogno e lasciarlo andare se e' giusto cosi'. ma tutte queste cose fanno parte dello stargli accanto, essere insieme a lui, ma e' una metafora
qualunque sia l'eta' bisogna seguirlo.
siamo in pratica daccordo, solo che quello che hai detto te non canzava con gli esempi che avevo in mente io. ,mea culpa![]()
Ultima modifica di .:überfranz:.; 06-04-2008 alle 11:22 PM
Una volta ci si faceva il culo per vivere, ora è la vita a esser presa per il culo! [Heerokeem]
Hehe...non ci siamo capiti troppo eh...
Stargli accanto è il giusto mezzo, sarebbe la situazione "ideale" ma farla realizzare è molto più difficile di quanto sembri. Partendo dal presupposto che un padre voglia crescere il figlio nel migliore dei modi, con tutta la buona volontà potrebbe essere giudicato un padre troppo protettivo, o troppo distante, e questo dipende tanto dal comportamento di padre e figlio quanto dal giudizio di chi osserva.
Per esempio, mio padre è del tipo che prende spesso decisioni su tutto e tutti, (non sempre ovviamente) ma io ho avuto comunque modo di formare una mia personalità, di prendere le mie decisioni e di fare le immancabili caz.zate.
Penso che la stessa cosa sarebbe avvenuta con un padre molto permissivo (permissivo, non assente).
In conclusione, sia che il padre sia davanti, dietro, sopra, sotto o di fianco, se è un padre presente e insegna qualcosa della vita può essere considerato un buon padre.
Questa è la mia modestissima opinione da figlio![]()
Ultima modifica di alexteo; 06-04-2008 alle 11:51 PM
era proprio quello che io intendevo con l`essere accanto![]()
Una volta ci si faceva il culo per vivere, ora è la vita a esser presa per il culo! [Heerokeem]
errori grammaticali??! noo, io non vedo nessuno sballio![]()
![]()
Nessun uomo ha il diritto di essere un dilettante in materia di preparazione fisica. E' una vergogna per un uomo invecchiare senza vedere la bellezza e la forza di cui il suo corpo è capace.
1. Usare le lettere x e k al posto di per e ch, la cifra 6 al posto di sei ecc. Non ce n'è davvero bisogno, perché non c'è limite alla lunghezza dei post; inoltre ricercare questi tasti "scomodi" è sicuramente più laborioso che premerne qualcuno in più, ma in posizione "comoda".
2. Utilizzare sempre e solo lettere minuscole, anche nelle iniziali di nomi propri e dopo i punti. L'unica eccezione può essere dopo i punti di sospensione (vedi però consiglio n°3), ma dopo . ! e ? ci vuole sempre la lettera maiuscola. Inoltre, scrivere un nome di persona con iniziale minuscola equivale a sminuirla a livello di cosa.
3. Utilizzare i punti di sospensione (...) in ogni caso, sia nelle rare occasioni in cui sono necessari, sia come "segnaposto" per qualunque altro segno di punteggiatura. Ogni segno di punteggiatura porta con sé un particolare significato: se non fosse stato così, allora avremmo potuto utilizzarne soltanto uno invece di dodici. Ricordo infatti che i segni di punteggiatura sono . , ; : ? ! - () "" ' ... / e sono tutti facilmente rintracciabili sulla tastiera, quindi niente scuse! Infine, nel caso in cui proprio non se ne possa fare a meno: i punti di sospensione sono sempre e solo a gruppi di tre, e non in numero variabile.
4. Non andare mai a capo. Certo, non chiedo di suddividere un post in sezioni e capitoli: potrebbe essere addirittura troppo anche per i miei gusti. Tuttavia, sarebbe oppurtuno andare a capo ogni volta che ce n'è bisogno, senza dimenticarsi il punto.
5. Andare sempre a capo. Vale anche il viceversa: esistono congiunzioni e segni di punteggiatura che permettono l'uso di frasi subordinate, dunque qualcosa di un po' più lungo di soggetto verbo complemento punto.
Segnalibri