il non voto ha suo senso se inserito in un'ottica di dimostrazione di una propria preferenza (nel qual caso non sentirsi rappresentato da nessuno), al quale cmq si può sopperire con scheda bianca o nulla... ma mentre queste due sono parte del sistema elettorale, il primo no, e quindi, a meno che non sia una cosa organizzata bene e su larga scala (a scopo di far crollare sensibilmente i dati delle affluenze al voto) perde il suo senso di rappresentatività personale.
il non voto ha anche il pericolosissimo contro di essere un mezzo di aresponsabilizzazione e quindi disinformazione sulle questioni politiche: "io non voto, me ne lavo le mani, che tanto sono tutti uguali" quando invece la più importante base per la soluzione di un problema è al contrario quello di informarsi e conoscere il più possibile le cose...
aggiungiamo a ciò che la pratica del nonvoto concede tanti punti alle fascie più radicali del sistema, più indottrinate e quindi meno realmente informate. la cosa anche senza riprendere il punto precedente è palesemente deleteria.
il non voto è sicuramente un diritto, ma è quanto di più lontano ci sia alla soluzione di qualsivoglia problema...
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