Ragazzi, mi fate delle domande alle quali non sono in grado di rispondere! Io sono solo un PT (e per giunta agli inizi), non sono nè un biochimico, nè un dietologo. Come decidiamo di “propendere” verso certe teorie dell’allenamento piuttosto che verso altre? Di certo non ci sottoponiamo a biopsie, EMG, ecc, o facciamo le cavie in studi per testare nuovi metodi. Leggiamo, ci informiamo e traiamo le nostre conclusioni. Così facciamo anche per l’alimentazione e così faccio anch’io.
Riguardo al discorso antiossidanti, non ho nulla da aggiungere. Poi è pieno di articoli sul web e sulle riviste. Ribadisco che, secondo me, vit C (250-500 mg/die....fino a 1000 in periodi di enorme stress) + 1-2 multivit/minerali a spettro completo ed eventualmente uno stack associativo di antiossidanti sono l’optimum per la maggior parte di noi. Poi un sacco di cose sono o sembrano avere delle proprietà antiossidanti, anche la creatina e la glutammina ad esempio.
Riguardo al discorso carbo sì/carbo no per dimagrire. La scienza dice “una certa quota di glucidi è essenziale per il dimagrimento” e “non bisognerebbe mai alterare le proporzioni dei 3 macronutrienti (50-60/15-20/20), ma solo abbassare le calorie”. Eppure i culturisti perdono 15 kg di grasso in 2-3 mesi, con le diete ipoglucidiche/iperproteiche. Come dar loro torto? I risultati parlano da soli. Il mio, più che un attacco frontale alle low carbs, era un invito alla riflessione, magari posto coi toni sbagliati....anche perchè non avevo/ho sufficienti competenze per porlo coi toni giusti. Di certo, certe affermazioni di molti “dietologi” (le virgolette significano che spesso gli inventori delle diete preconfezionate non lo sono nemmeno) sulle riviste di culturismo sono pura demagogia e propaganda per “vendere”. E’ un business, come quello degli integratori e quello dei metodi di allenamento. Ceriani, Atkins, Di Pasquale, Sears, Cianti (sebbene per gli ultimi tre io abbia la massima stima) vi diranno sempre UNA parte della verità. Ognuno tira l’acqua al suo mulino. Da 10 anni leggiamo: “la dietologia ufficiale promuove il consumo di carboidrati perchè ci sono dietro gli interessi delle grosse industrie di cereali e derivati”. Invece le riviste di bb NON hanno interesse a promuovere le diete iperproteiche, visto che per l’80% sopravvivono grazie alle pubblicità delle ditte di integratori, vero? Nooooo!Quello che voglio dire è che noi abbiamo accesso sempre ad UN FRAMMENTO della scienza e che di certo i laureandi in dietologia non usano “Olympian’s News” come testo di studio. Poi, ad ognuno il libero arbitrio di decidere a chi credere, se a ONU, FAO, OMS, ecc. o a "Olympian's".
Le uniche cose un po’ “tecniche” che posso dire a riguardo sono che l’Acetil-Coenzima A entra nel ciclo di Krebs dopo essersi unito all’ossalacetato. Quest’ultimo è prodotto a partire dal piruvato durante la scissione dei glucidi, grazie all’enzima piruvato carbossilasi. La degradazione dei grassi (beta-ossidazione) nel ciclo di Krebs dipende essenzialmente dalla disponibilità di ossalacetato: quando cala troppo il livello di glucidi, la produzione di ossalacetato è compromessa e ciò porta ad una minore lipolisi. I grassi non ossidati nel ciclo di Krebs vengono depositati o divengono corpi chetonici. I fautori delle diete low carb controbatterebbero quindi che i chetoni non sono il diavolo e che non fanno poi così male, che vengono anzi usati a scopo energetico, che in assenza di carboidrati il corpo non può che ricavare l’energia dai grassi di deposito, che i protidi aiutano a mantenere la massa magra favorendo ulteriormente il dimagrimento, che anche l’Acetil-CoA in eccesso viene convertito in grasso in presenza di picchi insulinici, ecc. C’è poi la simpatica fiaba dei cavernicoli che magnavano solo carne e bacche ed erano tutti forti, muscolosi, magri, col membro turgido e senza carie nè diabete. Il fatto che vivevano al massimo 30 anni, poco importa: tutta colpa delle tigri coi denti a sciabola che facevano loro smaltire il cortisolo in eccesso.Quindi io, tralasciando la fiaba dell’ultimo punto (tanto abbiamo capito tutti quale guru sto “citando”, tanto per cambiare
), ribatterei che è tutto vero, ma solo nel caso di atleti MOOOLTO allenati. Ora, quanto allenamento giornaliero può smantellare e/o rendere inoffensivi tutti i chetoni e quanto allenamento si può sostenere in deplezione dei carboidrati al 100% Natural? Sarebbe un’altra bella domanda, alla quale la scienza non credo abbia ancora risposto. In ogni caso, per determinate persone i glucidi sono essenziali anche in dimagrimento: in particolare sedentari e donne con grasso ginoide/cellulite (cioè quasi tutte le donne che vogliono dimagrire, atlete serie a parte). L’attività del parasimpatico, stimolato dal nucleo ventrolaterale dell’ipotalamo, è infatti una delle cause principali di obesità ginoide. La serotonina, stimolata dai carboidrati, ostacola il nucleo ventrolaterale ed attiva il nucleo ventromediale, che al contrario stimola il simpatico a scindere i trigliceridi di deposito.
Insomma, forse la verità va cercata un po’ nel mezzo...e forse ognuno deve trovare la “verità” più adatta al proprio caso. Il punto 7 dell’articolo, infatti, non era un attacco alle low carbs, quanto un invito a non prendere per oro colato TUTTE le affermazioni di certi autori in proposito, ma a valutare la questione con obbiettività. Di sicuro certe manipolazioni alquanto estreme che vanno tanto di moda non sono così salutari, efficaci e sicure come alcuni autori vorrebbero far credere.
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