Uff i farmaci... siamo sicuri che non sia qualche prescrizione sbagliata ad aver peggiorato nel tempo la situazione? Siamo sicuri che i medici siano "sacerdoti" dispensatori di vita e soluzioni? Ma dopotutto, a te - andromeda - che può fregarti di questo problema sociologico?
Ultimamente ho imparato un concetto che ovviamente è utile per me, perchè è arrivato a me, e sicuramente non potrà essere colto nella sua importanza da te come è stato colto da me, ma te lo porgo lo stesso perchè è l'unica cosa che mi viene in mente leggendo il topic (in realtà è l'unica cosa che occupa i miei pensieri da qualche settimana a questa parte).
Il concetto è il seguente: MOLLARE LA PRESA. La presa su cosa? La presa su quel che per te è importante e che non rieci ad ottenere. Questo significa forse rinunciare ai tuoi sogni? Nient'affatto, significa solo:
1. Evitare di pensare
2. Agire
3. Rilassarti
In altre parole, sereno come l'oceano, potente come la tempesta e rilassato come un bel giardino. Per me, che amo la natura e ho un fervida immaginazione, immedesimarmi in queste sensazioni all'occorenza è un pò più facile. Questa capacità può cmq essere coltivata dedicando qualche ora (complessiva) al giorno (con costanza!!) alla musica-meditazione e/o preghiera classica (scegliti un dio, anche finto, da venerare come se fosse vero) piuttosto che stordendoti di tv e farmaci.
Tu hai molti desideri, secondo me, caro andromeda, nè più nè meno della Milano griffata. Pensaci un pò, una parte di te è dolce, e un'altra selvaggia. Così è per Milano: una parte di lei spende, ha "amici" ed è "felice", un'altra è sola, povera e abbandonata. Sono due lati della stessa medaglia, sono due parti necessarie della medesima identità. Non ce n'è una cattiva e un'altra buona; quando sei libero - quando fai sesso - sei forse cattivo? Non giudicare male gli scialaquatori e i teppisti. Sono parti di te.
Esci invece dalla partita. Concentrati sull'azione. Io mi sono iscritto in palestra proprio per questo, cioè per comporre nel movimento e nella fatica l'unità della mia persona (un pò troppo pensierosa e astratta, come te). Ovviamente, però, mentre sudi ed espiri, evita di pensare ai tuoi problemi! anzi, "al problema"!! se no distruggi tutto. Abbi - soprattutto in quei momenti - pensieri positivi, meglio, pensieri di Nulla. Un albero - ad esempio - non pensa, semplicemente "espira ed inspira". Guarda i torti subiti nel "tuo" momento e l'ira si allargherà a macchia d'olio nella tua giornata.
Rimpinza la tua giornata di momenti "tuoi", tanto più che tendi ad essere depresso senza un perchè. In che modo? Te l'ho già detto. Forse hai sbagliato madre affidandoti esclusivamente alla Scienza.
Se una ragazzuola bionda si gira e ti sorride per strada, così brutto e problematico non sarai. Fatti un altro giro per Milano questa sera.
Hai preferito rivoltarti nella tomba dei tuoi pensieri piuttosto che parlare a quegli occhi verdi come la speranza.
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