il dolore non esiste, esiste il fastidio, ma è sopportabile.
heero
ahahhah bella sorma.....
no ero rimasto senza parole in quanto ciò che ha scritto sembrava parlasse di me![]()
il dolore non esiste, esiste il fastidio, ma è sopportabile.
heero
...Quando capisci che così non puoi andare avanti,
eppure continui a fingere che tutto sia ok...
ho finto per troppi anni pure io.......tempo perso
il dolore non esiste, esiste il fastidio, ma è sopportabile.
heero
Crateri traboccano di lava rovente,
sovente il pensiero si ferma e riparte.
Toccare col cuore la storia vissuta
è come distruggere anni di vita.
Perso nel lugubre infausto veleno
niente di meglio che piangersi addosso.
Passare in rassegna le vecchie scalate,
cime raggiunte, vette innevate.
Pensare di non dover nulla di più
solo perchè da dentro non senti
il male che ha fatto la competizione,
lasciando in disparte ogni emozione.
Si annulla lo sprone al nuovo e al diverso,
timori e spaventi in gocce ialine.
Diafano corri ma solo col vento,
che a ogni risvolto ti sparge all'intorno.
Senza una meta.
Senza un perchè.
Il solco è scavato,
il binario corre parallelo.
Un treno che altro non aspetta
che il dolce deragliare verso il nulla.
Ultima modifica di user_del87452; 29-07-2007 alle 05:13 PM
Un'altra cosa: oggi hanno amputato la gamba ad un ragazzo della mia (ex) scuola a causa di un brutto incidente; non che fosse un mio amico, diciamo piuttosto conoscente.
Questo mi porta a riflettere che la felicità ce l'abbiamo tutti i giorni di continuo senza però rendercene conto finché non ci ritroviamo queste cose davanti agli occhi.
La differenza tra il vivere la realtà e il cercare di cambiarla sta nel fatto che se la si vive, la si gode con tutte le sue gioie e i suoi problemi.
Se si cerca di cambiarla, si finisce col diventare dei perdenti delle emozioni, dei loschi figuri dell'esistenza, dei poveri sassi gettati via dalla strada per non fare danno alle macchine che passano.
Come posso mettermi il cuore in pace cercando di accettare? E con "accettare" non intendo distruggere tutto a colpi di accetta.
Come posso?
Vasco Rossi diceva: "Domani sarà tardi per rimpiangere la realtà: è meglio viverla, è meglio viverla...".
Io sono dell'esatto parere opposto: vivere la realtà senza opporsi significa "esistere", non vivere, come fanno le piante o i molluschi.
Vivere vuol dire essere attivi, essere consci delle proprie scelte, adoperarsi per cambiare proprio quello che la natura non ha voluto donarci di suo, se c'è bisogno prendere a calci in c*lo la realtà.
Si può comunque, con un piccolo sforzo, unire i due momenti, perché è vero che per godersi appieno la vita bisogna anche sapersi fermare e farsi cullare dalle sensazioni che ti attraversano, subendole passivamente.
Anche, ma non solo.
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