Ciao Green !
Ma non capito bene il tuo scopo/approccio: lo scopo finale è il dimagrimento ? Oppure avere un peso stabile ?
Anche perché lo scopo finale è determinante per identificare, con le opportune caratteristiche personali, il tipo di approccio.
Mi spiego: per ottenere un dimagrimento (calo ponderale di peso), la dieta dovrà necessariamente passare ad un livello calorico di tipo ipo, ossia più basso del fabbisogno quotidiano, su un periodo almeno bimestrale.
Se l'apporto di CHO costituisce una percentuale molto maggiore della quota lipidica (quindi stiamo parlando di iperglucidica, nell'ordine del 40-50 % delle calorie totali), il nostro metabolismo si setta per poter utilizzare il glucosio come energogeno primario (tralasciando per un attimo i meccanismi lipolitici o di catabolismo da altri substrati). Da questo punto di vista, ciò che necessariamente occorre controllare è l'emissione di insulina, evitandone i picchi.
Viceversa, se la quota lipidica è di gran lunga superiore all'apporto di CHO, il metabolismo raggiunge in un periodo limitato il set sull'uptake energetico dei corpi chetonici a scopi energonici. D'altra parte, il meccanismo regolatorio dell'asse insulina-glucagone può tendenzialmente essere "mutato", con (magari lievi) tendenze all'insulino resistenza.
Occorre, a questo punto, vedere come si tollerano i due approcci a parità di ipocaloricità e a parità di stimolo allenante. Personalmente, il mio corpo reagisce bene ad un approccio low carb, assumendo CHO solo a colazione e da verdure. Ci sono individui che, abbassando i livelli glucidi, avvertono pressoché immediatamente la perdita di acqua ed anche la perdita di glicogeno muscolare (quasi del doppio).
Quindi, devi vedere tu: magari inizialmente puoi impostare una dieta che elimini i CHO da cereali, per poi passare ad una più strettamente low carb.
La quota proteica tienila sempre ad un livello lievemente ipercalorico.
Segnalibri