Peccato che ritorniamo sempre al concetto di CHI stabilisce i valori nei quali, come dice Albanesi (di cui molte volte condivido i concetti che espone sul suo sito), devono essere presi come riferimento per i controlli (Cfr. Sezione "controlli, controlli, controlli").
E' chiaro che occorra un'armonizzazione globale ed internazionale, ma anche questa specie di "lodo" dovrà subire sempre variazioni, modifiche ed aggiornamenti in virtù di tanti parametri che mutano con l'andar del tempo.
E concludo anch'io con una provocazione: mi ricordo che, qualche tempo fa, il ministero della salute, per poter procedere nello stabilire un parametro di salubrità (se ben ricordo era un parametro che definiva le tolleranze di una certa sostanza nell'acqua per definirla non pericolosa e, pertanto, salubre) aveva ABBASSATO il parametro, poiché la concentrazione di quella sostanza era, di fatto, al di sopra della soglia che è stata decrementata e che, dopo, il decremento, rendeva "magicamente" l'acqua potabile.
In definitiva, mi piacerebbe dibattere dei metodi e dei modelli che dovrebbero essere adottati per stabilire se una sostanza è dopante o meno (a livello di protocollo internazionale, ovviamente). Cioè: "Quis custodiet custodies" ?
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