Dopo una settimana di pausa per riposarmi le ossa e guarire da una serie di piccole infiammazioni ai pettorali, ecco il diariuccio.

25/02/05
Allenamento a Roma, mitico come sempre.

Oramai è una routine: Valerio mi fà da autista e mi viene a prendere a Termini, arrivo in palestra, saluto il mitico Enrico, poi comincia ad arrivare un po' di gente. Sandro, Claudio, Jacopo, Pia, tanto per fare alcuni nomi...

Come non si fà a tirare abbestia... mi godo Enrico che fà un box squat basso in 12x2x180Kg ed è veramente il Signor Box Squat. Una volta che lo filmo ci metto di sottofondo il rumore di un montacarichi... si preme il pulsante, bzzzz, Enrico scende, pausa, si preme un altro pulsante, bzzzz Enrico riporta in su il bil... da manuale.

Valerio prova la maglia della panca e fà 120-130-135-140-145-145.... per essere una categoria 75Kg, che dire... favoloso...

Enrico mi dice che Clarissa ha fatto 150Kg di stacco...

Insomma, si è proiettati in un altro mondo, dove fare 100Kg di panca significa essere assolutamente scarsi...

Veniamo al mio allenamento: massimale di stacco altezza 42cm, credo. Usiamo due pizze da 45 Kg come carico di base. Apparentemente sono un po' più ciccione di quelle da 20, perciò è impressionante che 110Kg siano il bil e 2 pizze...

Riscaldamento, doppie, singole fino a 210 senza nulla, poi corpetto.
Messo il corpetto come per lo squat, cintura, provo 230Kg che dovrebbero essere l'ultima di riscaldamento. A momenti cappotto... come se mi avessero calciato nelle chiappe. Riprovo, viene ma orribile.

Via il corpetto, si rimette ma al contrario. Bene, abbiamo capito che effettivamente il corpetto da squat della Intzer deve essere rigirato per fare lo stacco.

Mettere una volta il corpetto è una esperienza sadomasochista, metterlo due volte è probabilmente simile all'ascesi raggiunta tramite il dolore dai santi medievali... ora ho dei segni da sangue sottopelle in tutto l'inguine, sulle cosce e, come solo Paolino riesce a fare, sul pisellino... mah...

Per tirarlo mi sono sbucciato tutte le mani e ora mi fanno male.

Ora non mi ricordo molto la sequenza degli avvenimenti, perchè per uno abituato ad allenarsi completamente da solo ritrovarsi con un pubblico di persone competenti, con Sandro che ti pompa a pressione è assolutamente mitico e stordente.

Riprovo 230, ok, un altro Paolino.
I 250 vengono brutti, poi mi sembra che li riprovo, meglio (ma magari sono allucinazioni...)

Il problema è che con il ***** di corpetto mi ci trovo male, mi altera l'alzata. Già io non è che abbia una tirata da manuale, diciamo che è, come dice giustamente Valerio, efficace. Ma io non mi sento di tirare male. Con il corpetto mi sento di tirare male. Sensazioni?

Comunque Sandro De Sade tira fuori gli elastici della Santa Inquisizione ed inventa un giochetto simpaticissimo.

Mi dice "lo stacco è follia e si deve essere dei folli per farlo, si deve avere gli occhi da matto" o qualcosa del genere, "ora fai questi 250 con gli elastici, se li chiudi, decidiamo con Enrico se ne fai un'altra subito, perciò rimani lì...". Mi sembra impossibile fare, dopo delle prove non soddisfacenti, 250 di nuovo, con gli elastici, e poi farne anche un'altra... comunque, la mia strategia è eseguire senza pensare.

Mi posiziono per partire bello gasato e convinto. Sandro (o Enrico, scusate ma ho problemi a connettere...) si mette davanti a me e mi dice "tu fai come se io non ci fossi, io sento...." interferenze, oramai sono sul bilanciere, dopo non gli chiederò cosa cacchio ci faceva lì perchè mi vergogno.

Tiro, i 250 partono e si chiudono anche bene, mi pare. Abbasso bene senza lasciare le mani, almeno questo l'ho imparato. Rimango fermo, "vai, ancora". Enrico (sì, ora me lo ricordo) è davanti a me, faccio casino con gli occhiali, li butto via, ho un'immagine che dura qualche microsecondo in cui vedo gli occhiali schiacciati da una rotella da 45 quando butto giù il bil, la scaccio, Enrico toglie gli occhiali. Tiro di nuovo, ripartono, chiudere è durissima, a scatti, perchè sono lontano dal bil. Ma, **********, li chiudo.

Il corpetto altera il setup, quando mi posiziono sono più alto, perciò mi devo mettere con i piedi più vicino.

Poi "facciamo un po' di dinamico". Dico a Sandro che non mi frega come l'altra volta con il dinamico. Dinamico una sega... 240Kg con gli elastici alla morte... "No no, mettiamo 200 e facciamo 3 doppie con gli elastici, bretelle giù e cinta. Fai due ripetizioni, ti fermi e riparti." Probabilmente vede che non ho capito una mazza, e perciò il messaggio è ripetuto al giusto livello: "fanne 2, poi stai fermo e ti dico io cosa fare." Ok, così ci arrivo. Anche stavolta disattivo il pur piccolo settore cerebrale deputato alla comprensione di quello che devo fare, perchè in pratica è una serie da 6 con le pause, a 200, con gli elastici da 30Kg.

Parto, non brillanti perchè non riesco a concentrarmi sui piedi. 1,2 Sandro mi dice di stare lì, intanto compaiono 5Kg in più per parte. "Vai!", 1,2, decenti ma l'elastico tira... Fermo di nuovo, spariscono i 5Kg, compaiono 2 rotelle da 10 per parte.. "Vai!", queste sono dure, 1, la 2 per chiuderla ci schianto...

Cristo... mai fatto un lavoretto così!! Enrico riesce a spremermi al 110%, Sandro... al 120% E' troppo mitico!

Passo alla panca, carico 60Kg. Quando li provo mi sembrano 100... è bene stendere qui.

E' presto, ma ci fermiamo a chiacchierare, a vivere un po' di PL. Valerio mi riaccompagna alla stazione, mi mangio due panini, leggo l'ultimo Dylan Dog, dietro di me 2 discutono con il controllore perchè non vogliono pagare la tassa per non avere il supplemento IC, prima di Orte mi addormento e mi risveglio dopo Orvieto, i tipi continuano a discutere...

Mi fà male dove il bilanciere batte sullo stinco, oramai sono delle piaghe, perchè non riescono a guarire, anzi, si allungano. A destra ci sono delle piccole escoriazioni, a sinistra una lunga strisciata rossa anche profonda.

Ora comincia il down post allenamento a Roma, che si somma a quello pregara del "ma chi me lo ha fatto fare", ma tanto conosco la sensazione. Basta farsi cullare, poi passa.

Dio che giornata