Originally posted by Tenebro
in effeti succede

econdo me dipende da quanto le rende interessante chi lo insegna nn tnato da cosa pero' e' difficile da capire in quel momento siccome l'idea che si ha nn consocendo la materia e' quella che tutto sia cosi'....e ti rimane andando avanti
,
mia madre(avevo 9 anni)mi fece cambiare palestra in una piu' rinomata(ke pro' nella mia fascia di eta' nn vincevano gare,che rano kata e gioch della goventu'...vincevano quelli della mia)

e anke io mi annoiai un sacco....nn trasmettevano...bo...quando tornai dove andavo.....invece

poi provai delle lezioni di prova di altre arti marziali,e notai che dipende dall'ambiente....e da quello che ti fano fare.....
Sottoscrivo completamente!!L'ambiente di allenamento gioca un ruolo molto importante, e la figura del maestro è assolutamente fondamentale...un insegnante mediocre può rovinare talenti in erba, così come un ottimo insegnante può formare atleti di altissimo livello a partire da persone che magari erano state bollate come "non portate" (espressione che onestamente odio).
Il problema della mancata trasmissione della disciplina, e con questo intendo non la mancata trasmissione della tecnica ma anche quella della passione e dell'amore x l'arte che si pratica,è purtroppo un fenomeno molto frequente e dovuto principalmente all'assurda "commercializzazione" cui sono state oggetto le arti marziali. Esistono palestre enormi in cui un solo istruttore segue 80 allievi...ma come si può pensare di creare qualcosa di buono partendo da questi presupposti??
In una rinomatissima palestra di roma, di cui nonf accio il nome, ho visto il presunto "maestro" di questa palestra fallire in modo calmoroso diverse prove di forza e abilità...vabbè passi, sarà una giornata storta. Ma ho anche visto cinture nere della palestra totalmente incapaci di eseguire un calcio laterale come cristo comanda, cinture nere, cacchio!!! Poi tutto mi è stato + chiaro quando ho visto lo stesso maestro eseguire una dimostrazione...ok spettacolare, calci di qua, calci di la, urla possenti, convinzione, salti che mi sembrava di vedere due coreani che facevano tae kwon do, calci circolari ampi e spettacolari, pugni potenti che sentivi il rumore dell'aria quando la fendevano. Morale della favola?Dopo 2 minuti scarsi di osservazione ho capito che il maestro in questione aveva una tecnica di tutto rispetto x quanto riguardava le cose difficli, complicate e spettacolari...ma le sue basi in quanto a controllo del colpo, esecuzioni basilari e fondamenti delle arti marziali erano pari a zero. Uno che ha bruciato le tappe e si è ritrovato ua cintura nera sulle chiappe, insomma. Ma chi cavolo è che fa gli esami a questa gente??Meditate gente, meditate...l'analogia ocn gli pseudoistruttori di bb è lampante
p.s. l'arte marziale in questione era il kung fu, nella fattispecie lo stile Choy Lee Fat...tale stile prevede anche l'utilizzo di numerose armi, ma io personalmente me ne sono andato dalla palestra molto prima, dopo aver visto quello che faceva a corpo libero hai visto mai che gli parte un nunchaku e mi becca in fronte...