matto e disperatissimo
Leopardi ?
anche se la frase la riprende Silvio Pellico nelle " Mie Prigioni ", quando in cella beve caffè fortissimo da digiuno, per andare in effetto anfetaminico e scrivere tutta la notte sul tavolaccio con il vetro, per poi ricancellare e ricordare tutto a memoria



 
						
					 
					
					 
							
						 
 
		 
				
				
				
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					 Originariamente Scritto da stantio
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