Benissimo, se tu vuoi sperimentare in base a ricerche di cui ti fidi nuovi regimi alimentari, sei liberissimo di farlo, anzi denota sicuramente grande passione per la materia.
Ma dato che ti basi su ricerche che portano a dati che si prestano a essere isolati, cioè considerati da soli, come gli effetti delle proteine, e non possono essere usate come dogmi incontrovertibili per l'impostazione di una dieta da usarsi a tempo indeterminato, finchè sperimenti su te stesso o soggetti pienamente coscenti di quelle che fino a ieri erano norme unanimemente condivise come salutari, come non esagerare con le pro, puoi fare tranquillamente, ma se un ragazzo approccia una qualsiasi forma di dieta per la prima volta dichiarare che assumere 4g di pro non è assolutamente pericolso diventa un po' irresponsabile.
Perchè le multinazionali che giustamente critichi, dopo aver proposto per anni diete iperglucidiche, adesso le propongono iperproteiche, e infatti quanti ragazzini e non, postano sul forum la loro prima dieta che oltre a essere sballata con qualità e quantità di alimenti annovera invariabilmente bcaa, glutammina, proteine in polvere e quant'altro? Tutte cose che non servirebbero a dei principianti ma che markenting e "disinformazione",quella vera, fanno credere essere indispensabili a uno sviluppo fisico.
Allora, essendo io nemico giurato della censura, invece che invitarti a stare zitto, ti chiedo di fare una scelta responsabile, quando proponi tuoi punti di vista, sforzati di indicarli come tue personali prese di posizione, tue teorie frutto di ricerche scientifiche ma pur sempre tue idee personali e soprattutto di contestare i dati altrui in modo costruttivo.
Definire commerciale e quindi inutile la dieta a zona, sulla base di un personale e indimostrabile convincimento, non è scientifico. Quando si demolisce una teoria spesso bisogna fare dimostrazioni più complesse e approfondite di quelle messe in campo da chi la teoria l'ha inventata, soprattutto quando questa è affermata e diffusa da tempo.
Inoltre base del metodo scientifico che tanto ti sta a cuore, è il confronto alla pari, tacciare di inutilità o erroneità dati provenienti da fonti diverse dalle proprie è oscurantista e retrogrado proprio come quell'atteggiamento che tanto ti infastidisce quando dici che le tue teorie sono avanti ma nessuno le capisce o le accetta perchè fermo a idee superate.
Però in soggetti alle prime armi, come non si propongono da subito programmi di allenamento ad elevata intensità o con complicate ciclizzazioni, altrettanto bisognerebbe fare con le diete, evitando di fornire piani eccessivamente complessi o traumatici in organismi non preparati a questo genere di cambiamento.
Non è questione scientifica, ma puramente di buon senso.



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ciao e tutti...

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