Scusa una osservazione non tecnica ct, ma se la tua conoscenza della materia, per tua stessa ammissione avviene sugli studi di altri e quindi è prevalentemente teorica, qual'è il criterio vista la tua esperienza (che per l'età è forzatamente limitata), che ti fa decidere che le idee anni '80 di veronesi (che a pavia sta mettendo su un centro oncologico che avrà pari solo in germania) siano sbagliate mentre quelle americane sono avanti?
La bontà di una teoria dipende da moltissimi fattori, uno dei quali è assolutamente come incida nel tempo sul soggetto.
Ora se io prendo 4 grammi di pro per 1 mese e non muoio, non vuol dire che tale regime sia sostenibile indefinitamente o che questo non porti nel lungo a eventuali danni, il corpo non è una cartina tornasole che reagisce subito negativamente a stimoli potenzialmente pericolosi, ci vogliono spesso anni perchè i sintomi di una disfuzione si manifestino e può capitare che quando ormai siano manifesti tali sintomi non siano più curabili
Poi per quanto si possano ritenere commerciali alcuni prodotti come le diete di DePasquale o di Sears si dovrebbe sempre tenere presente chi sono e cosa hanno fatto prima di buttare alle ortiche articoli e studi di una vita che sono sopravvissuti e sono conosciuti più di alcuni studi che magari tu trovi più credibili.
Tutte le teorie sono buone e funzionali a sentire chi le propone, però tu adesso devi spiegare qual'è il criterio con cui decidi che lo studio che ti definisce 4g di pro al giorno non nocive è vangelo, mentre la dieta a zona di sears è cialtroneria!?!
Perchè è sul criterio di scelta che si gioca la partita non sui dati delle ricerche che sono quasi sempre inconfutabili (essendo frutto di esperimenti), siamo tutti nani sulle spalle di giganti ma siamo nani che hanno deciso su che giganti salire...



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ciao e tutti...

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