Oggi è giornata di riflessioni e di bilanci. Perchè oggi? Perchè sono quattro mesi esatti che seguo la "cura Doc" ed è anche il mio compleanno. Cosa c'entra? Nulla di per sè, ma è una data simbolica a cui guardavo per pormi dei primi obiettivi quando ho iniziato ad allenarmi. Ecco io ora ho trentacinque anni, fino a poco tempo fa ero abbastanza rassegnato al fatto che l'inevitabile trascorrere del tempo, con annesse aumentate responsabilità, mi precludesse di continuare con l'attività sportiva. E così ho abbandonato il rugby e successivamente anche la squadretta di calcio a 7 del csi (ultimo stadio della vita sportiva). Però nonostante la mia vita sia bella piena e ricca di soddisfazioni (ho una moglie meravigliosa che mi ama e che amo alla follia, una bambina fantastica che è tutto per me e da poco abbiamo comprato e ristrutturato casa, facendoci un mazzo tanto) sentivo che mi mancava qualcosa. Ed era proprio il legame con lo sport. Non solo il semplice fatto di stare in movimento (tra l'altro movente dei miei primi passi nel mondo dei pesi) ma il mettersi in gioco, il misurarsi, il cercare di superarsi. Una gara che riguarda solo l'individuo e i suoi limiti.
Ora grazie alla quasi casuale scoperta di questo mondo (ma esiste davvero qualcosa di casuale?) mi sono di colpo trovato a riassaporare le emozioni che lo sport ti da. E forse anche anche a conoscerne di nuove, più complete. Perchè allenarsi con i pesi ti mette davvero a confronto con te stesso. Nel mio garage mezzo buio e incasinato siamo solo io e dei pezzi di ghisa, spinti verso il basso dalla forza di gravità. Riuscirò ad alzarli? Ogni volta è una sfida.
E in questo mondo nuovo sono come un bambino, che deve ancora scoprire tutto. E fare miliardi di errori (vero Doc?) prima di imparare il modo corretto per fare un movimento. Tutto ciò è molto stimolante.
Poi cè anche la componente psicologica. Per tutta la vita sono stato davvero un lanciatore di coriandoli. Ho e avevo altre qualità, ma forza proprio zero. E non ho mai pensato che si potesse migliorare. Mi dicevo sono così e mi devo accettare per quello che sono. Anche sportivamente parlando. Invece ora questa cosa di cercare di alzare sempre di più, mi piace perchè mi fa sentire "forte" (relativamente al mio background ovviamente). Mi fa pensare che forse si è giusto accettarsi, ma è anche vero che bisogna cercare di migliorarsi sempre. Di superare i propri limiti. Di affrontare situazioni che sono sfavorevoli con determinazione e con la consapevolezza che si possono, almeno parzialmente cambiare le carte in tavola.
Dopo tutto questo pistolotto (alla fine questo è un diario no?) passiamo a concetti più concreti: i numeri.
Come dicevo prima, avevo fissato degli obiettivi da raggiungere in questi primi quattro mesi e devo dire che sono discretamente soddisfatto di come sono andate le cose.
Nelle tre alzate avevo fissato dei carichi da raggiungere e in due casi su tre sono riuscito a superarli.
panca 65 ok (65)
squat 80 superato (95)
stacco 100 superato (120)
Sono piccoli traguardi per carità ma mi danno la carica per il prosieguo dell'allenamento.
Dato che il tempo libero è davvero poco, e spesso sono costretto ad allenamermi creandomi ritagli di tempo dal nulla, avere una bella carica mi aiuta a trovare la voglia di alzarmi dal letto alle sei la domenica mattina, ad esempio, per correre in garage a squattare. Oppure di fiondarmi sulla panca dopo sette ore filate al lavoro, sfruttando il fatto che mia figlia fa il pisolino pomeridiano da mia suocera.
Anche le dinamiche del forum mi aiutano in tal senso. Interagire con voi, i vostri consigli, leggere i percorsi degli altri utenti e far parte di questa comunità di ghisofili mi da grande entusiasmo e voglia di proseguire su questa strada. Perchè alla fine è vero che l'uomo è un animale sociale. Se da un lato quando sei in palestra sei solo tu e i pesi, quando sei sul forum sei con tante altre persone che condividono la tua passione per questo mondo, magari hanno o hanno vissuto le tue stesse difficoltà o magari le avranno e allora puoi renderti utile cercando di aiutarle. Essere parte di una comunità, anche se virtuale, è un qualcosa che arricchisce e da pienezza al lavoro svolto in palestra.
Per cui vi ringrazio tutti di cuore.
Ciò detto, oggi splende il sole, sono felice e oggi pomeriggio un bel allenamento non me lo toglie nessuno. Tanto più che dovrò smaltire le abbondanti libagioni del pranzo domenicale con la mia famiglia che amo più della vita stessa (l'ho già detto? Fa niente. Non ringrazierò mai abbastanza Dio, le forze astrali, chiametele come vi pare, per avermi donato una moglie e una figlia cosi straordinarie!)
That's all folk.
Buona domenica!
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