quando si è agli inizi o si hanno massimali non particolarmente alti, è in genere sufficiente lavorare con giudizio e costanza ed è possibile crescere e migliorare i personali con qualunque sistema che abbia un minimo di logica, fosse pure la più banale delle progressioni lineari; in questo caso, la differenza di progresso tra due atleti con analogo background e identico programma lo fa la genetica e la predisposizione individuale all'esercizio, ad es: due coetanei di peso corporeo eguale iniziano e fanno entrambi 60 di panca, si allenano allo stesso modo, con progressioni semplici e, dopo 3 mesi, uno fa 67.5 e l'altro 80kg.
Nelle fattispecie descritte, l'adottare programmi eccessivamente articolati può essere persino controproducente poichè entrambi, sia quello più dotato sia l'altro, non hanno il necessario curriculum per avvantaggiarsene e rischiano di incorrere in stalli, infortuni, regressi, vuoi anche solo per il fatto che li eseguono male e non li metabolizzano.
E' il motivo per cui ho avuto diversi atleti che, sottoposti ad un test iniziale di stacco, dopo 6 settimane in cui svolgono un programma essenziale migliorano pure di diverse decine di chili (fino a 50/60kg.), mentre altri no: la differenza non la fanno le formule ma l'assetto, la cura di taluni particolari tecnici e di esecuzione, l'organizzazione del lavoro ed il rispetto di alcuni parametri quali recupero, volume, frequenza. Se poi si tratta di 5x5 o 4x6 o 8x3 è secondario; qualcuno è più dotato e, assecondando tali dote, migliorerà di più, altri invece resteranno più indietro, progredendo in misura indubbiamente inferiore ma, con pazienza e tenacia, miglioreranno lo stesso in tempi più prolungati.
Il problema sorge quando si ha a che fare con atleti già forti o divenuti tali, esperti o anziani di anagrafe o di curriculum, atleti che hanno basi solide, tecniche pregevoli e comunque idonee alla loro morfologia, risultati apprezzabili già raggiunti e diverse esperienze metodologiche alle spalle: in tutti questi casi, il programmino semplice semplice non basta più e, di solito, non è sufficiente neppure scopiazzare da internet o da un libro il planning più evoluto, perchè era adatto a quel tale atleta, seguito dal suo coach, nella tale situazione e con certi obiettivi in un tempo dato; un altro individuo deve ispirarsi ad alcuni criteri, adattarli alle proprie caratteristiche, organizzarli nella periodizzazione della propria stagione agonistica, ecc., altrimenti pure un ottimo programma preso a se stante e replicato può essere tempo perso.
Raggiunto un livello discreto ed oltre certe quote e valori, esser seguiti dai tecnici è più importante del programma stesso che il tecnico, facendo determinate valutazioni insieme all'atleta, deciderà di adottare nello specifico.
Ultima modifica di Tonymusante; 23-12-2013 alle 11:24 AM
...i pesi pesano, non c'è niente che pesi quanto un peso...
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