Purtroppo quando si parla di palestra, oltre a cambiare le regole della fisiologia, della biomeccanica e perfino l'anatomia, il buonsenso va a farsi benedire.
Su queste basi nascono le fazioni. Paleofissati, zona - puristi, warrior diet, mediterraneisti convinti, etc etc.
Ed è impossibile arrivare al dialogo, poiché spesso queste scelte vengono fatte senza avere gli strumenti conoscitivi critici ed analitici. Si sceglie un regime alimentare x atto di fede, e come tale si difende. Sono le crociate virtuali di questi tempi.
Quando succede ciò, inconsapevolmente troppo spesso si smette di ascoltare il proprio corpo, i propri bisogni, e ci si autoconvince che i bisogni siano in realtà indotti dalle abitudini comuni, se questi vanno contro la filosofia alimentare prescelta.
Personalmente riesco a ingurgitare quantità inverosimili di cibo. Ieri sera x esempio la mia cena è stata un petto di pollo arrosto senza pelle intero, una busta di insalata da 200 gr con dei pomodorini e condimento annesso, e 250 gr di pane integrale di segale, il tutto annaffiato da 3/4 d'acqua. Un volume notevole di cibo pulito, infatti non ero affatto oppresso. Però mi rendo conto che avrei enormi difficoltà a consumare un pasto pulito che fornisca almeno il doppio delle kcal, in un regime warrior. Inoltre abbisogno di spuntini, con carboidrati. Il mio corpo dice questo, e lo affermo con certezza x' negli anni ho provato Atkins, metabolica, zona, warrior...
Alla fine ho capito che il mio regime alimentare alimentare ideale è una mediterranea raw, moderatamente ricca di carboidrati presi da frutta, verdura e cereali arcaicamente integrali, con un frazionamento dei pasti a 4 o 5 in alcuni giorni.
Ascoltando il mio stomaco e non il guru di turno.

Inviato dal mio GT-I9300 con Tapatalk 2