Scusate, non intendo interferire nella discussione anche perchè, in tutta sincerità, non ne ho ben compreso i presupposti e neppure dove si intenda parare; francamente poi so per esperienza che nelle decennali diatribe bb vs pl i discorsi si allargano a macchia d'olio, spesso non hanno ne inizio ne fine, molti fraintendono le parole degli intervenuti, altri concordano in parte con gli uni ed in parte con gli altri, ognuno si sente in qualche modo parzialmente coinvolto ed alla fine è pure arduo capire quale fosse il messaggio e cosa si intendesse dimostrare.
Il presupposto è chiaro. Siamo in un forum di discussione e la prima cosa che ho detto voglio scrivere qui dato che è una frega che non discuto con gli amici di questa boarda. Dato che non ci scrive più nessuno e sono un sacco affezionato ho deciso di perdere un pò di tempo.
Sul fatto che nella tua esperienza decennale ne hai viste tante di queste cose pure so che è noioso per te affrontarla. Ma io ho 20 anni e non ne ho mai fatte di queste diatribe e sinceramente ho voglia di provare. QUando forse avrò la tua esperienza anche a me darà noia Sicuramente ci saranno risvolti negativi. Perchè come dice IronPaolo quando tutti la pensiamo uguale siamo tutti amici, quando iniziamo a pensarla diversamente ... le cose cambiano. Il messaggio non c'è non si vuole dimostrare nulla. Cosa potrei mai dimostrare ? Siamo su un forum di non professionisti ... non sono uno scienziato ne un ricercatore ... si parla si chiacchiera si perde tempo.



Preferisco invece restare sul tecnico e sul pragmatico, riferendomi al solo concetto riportato nel "quote", poichè effettivamente mi riguarda da vicino per la manifestazione in esso citata.
L'atleta che sfida i propri limiti, nel confronto con se stesso e con altri in pedana, non può essere didattico o tecnicamente pulito come da canoni teorici nelle sue esecuzioni, poichè altrimenti, se lo fosse, non raggiungerebbe ne valicherebbe quei limiti di cui trattasi, regalerebbe chili agli avversari e verrebbe meno incoerentemente al fine che si è prefisso disputando la competizione.
Questo è il succo dello sport agonistico in tutti i settori: l'atleta, a qualunque livello, deve essere tecnico sotto il profilo regolamentare, cioè rispettare - sia pure all'estemo, come nella fattispecie in discorso - le norme che rendano valide le sue esecuzioni ma non tecnico sotto il profilo estetico o didascalico.
Tony hai male interpretato la mia affermazione e lo evinco dal fatto che stai cercando di spiegarmi che cos'è lo sport agonistico.
La mia affermazione non era riferita in critica alla tecnica ma volevo dire che sia nel bbing sia nel pling ci sono persone più o meno tecniche dato che mi si citava gente con i piedi in aria. Tutto qui. Quindi fare questa spiegazione è come mettermi in bocca critiche che non ho fatto. Anzi. Tanto lo sai che alla fine siamo tutti daccordo su quello che ci hai descritto. Sono cose banalissime. Nessuno te le contesterebbe mai. Quindi deduco che mi hai frainteso.





Ecco dunque perchè in una gara di stacco vedrai esecuzioni forzate e poco consone ai dettami teorici del corso neofiti: perchè trattasi di atleti agonisti (o aspiranti tali) che, sia a livello apicale sia mediocre, tentano di far mettere a verbale la loro miglior prestazione, preoccupandosi unicamente in quel caso (e non sempre riuscendovi) di obbedire solo al concetto di validità tecnica imposta dal regolamento in corso.
Ok questo concetto è bellissimo per un pler... ma se uno si allena in palestra da bber e fa delle forzate ed è un agonista come la mettiamo ? perchè anche lui non può corrispondere a questo?



Quella pulizia tecnica del gesto che hai apprezzato è dovuta semplicemente al fatto di essersi tenuta, con 175kg., al di sotto dei propri limiti, dato il fine della sua presenza. Se l'avessi vista staccare una prova massimale ad un Campionato del mondo con carico maggiore, probabilmente avresti notato altrettanto sforzo e ammirabile grinta e tecnica agonistica al limite, proporzionale alla necessità dell'evento, così come faceva la ragazza esordiente con parecchi chili in meno o l'atleta affermato al limite delle proprie attuali e reali potenzialità.
Si ho capito cosa vuoi dire ma il nostro confronto non è tra pl agonistico e palestrati.

Il mio è un discorso completo che integra il pling all'interno della vita di un bber
In quanto è uno sport molto più completo.
Il pling non potrà mai prendere più del 20 30% di spazio (sparo numeri a caso) all'interno della vita di un culturista. Mettetevelo in testa. Arriverà il punto in cui si abbandoneranno le alzate, per poi riprenderle per poi riabbandonarle.
Invece il messaggio in generale è che il 90% della vita di un culturista sia 100% pling oppure 100% ginnastica ...