Ieri stavo preparando delle foto per descrivere meglio la traiettoria del bilanciere durante una alzata di panca: per far vedere quanto il bilanciere si sposti sul piano orizzontale mi sono ripreso dall’alto, una angolazione molto inusuale. Con mio stupore ho potuto osservare questo:


La ripresa dall’alto permette di osservare una asimmetria esecutiva altrimenti impossibile da rilevare: la mia spalla sinistra è più “bassa” della destra, leggermente in partenza, in maniera decisamente evidente al petto per poi mantenersi disallineata allo stesso modo in chiusura: mi ero sempre chiesto cosa l’infortunio al pettorale avesse provocato, ecco la risposta.

Ovviamente, ogni risposta è il presupposto di una nuova domanda. Adesso la domanda è: pecchè? Perché ho questa asimmetria, io che cerco di curare la tecnica al meglio che posso? Stamattina mi sono svegliato e ho avuto un’idea che il mio modello di pettorale a stantuffi ha confermato. Questo mi dà modo di farvi un po’ di palle con le mie pippe mentali.

Anche a costo di sembrare presuntuoso, ma non lo sono, questo è il miglior contributo originale che abbia mai scritto, in un ambiente dove tutti noi non facciamo altro che riciclare roba già detta. Questa, se non altro, è roba mia.

Crack!


In alto il modello del pettorale con la suddivisione nelle tre sezioni viste nell’articolo precedente, a sinistra la rappresentazione con le asticelle. In basso un pettorale dove sono saltate le fibre clavicolari, come nel mio caso. Che succede adesso?



A sinistra un punto della traiettoria immediatamente prima la chiusura dell’alzata.
  • Al centro il contributo alla rotazione dell’omero per un soggetto sano: la trazione è a carico delle fibre sternali del pettorale, le uniche che contribuiscono alla rotazione dell’omero in questa posizione, e di quelle del deltoide.
  • A destra cosa accade per chi ha un infortunio come il mio: le fibre sternali sono assenti, pertanto la rotazione dell’omero è tutta a carico del deltoide che viene a sovraccaricarsi.


Il modello permette di determinare gli andamenti delle forze prima e dopo l’infortunio: la linea rossa seziona le curve ad una certa inclinazione dell’omero e risulta evidente che il pettorale genera meno forza mentre il deltoide è sovraccaricato.