ciao paolo,
ho letto tutto d'un fiato la tua vicenda perchè è una cosa che mi tocca da molto vicino.
anche se nel mondo dei pesi sono nuovo, è da quando ho imparato a reggermi in piedi che vivo per lo sport, per migliorarmi e per sfidarmi.
poi un bel giorno, a 21 anni (3 anni fa) è successo qualcosa di molto simile a quello che è successo a te.
una bella mattina sono sceso dal letto e sono praticamente caduto in ginocchio dato che in entrambi i talloni mi sembrava di avere conficcati dei chiodi. senza alcun preavviso, ne segnale premonitore da parte del mio corpo mi sono ritrovato con un'infiammazione bilaterale a tendini d'achille e fascia plantare (con tanto di spina calcaneare).
per la prima volta dopo 21 anni di vita sono andato da un ortopedico. mai avuto un crampo, uno stiramento, mai presa una storta, mai rotto un dito.
nonostante la mia settimana tipo si svolgesse in questo modo:
lun - kali filippino (arti marziali)
mart - corsa + allenamento (trazioni, piegamenti etc)
giov - kali filippino
ven - corsa + allenamento
sab e dom - d'inverno sci alpino (lo facevo a livello agonistico, quindi gare, allenamenti e compagnìa bella); d'estate free climbing.
l'ortopedico mi dice che non è niente. 15 giorni di riposo, ghiaccio, antinfiammatori. mi fido, non ho esperienza a riguardo e me ne vado più leggero, convinto che, come aveva detto l'ortopedico, era una fesseria.
sono passati 3 anni, e dopo 19 "specialisti" tra ortopedici, fisiatri, fisioterapisti, osteopati, pranoterapeuti e stregoni indù e dopo aver speso centinaia di euro in terapie, plantari, manipolazioni e caz.zi vari il problema è ancora qui..
in questi 3 anni ho sperimentato tutta la serie di sensazioni e fasi che hai provato anche tu (soprattutto quella in cui mi spulciavo il web per capire che cavolo potevo avere!). ho rasentato la depressione. non riuscivo ad accettare il fatto che i miei amici il cui passatempo preferito era stare buttati su un divano a giocare alla pleistescion potessero andare a farsi la loro partitella di calcio settimanale e io dovevo andare dal tabaccaio in moto perchè dopo 5 minuti in piedi non ci vedevo dal dolore.
nel frattempo il mio corpo si trasformava. da fisico atletico e sportivo sono passato a impiegato di 40 anni. e si sa che in questi casi la testa conta molto. solo che, appunto, la mia testa se ne era andata.
e, come giustamente notavi anche tu, il fatto è che la gente che è estranea a queste cose non capisce.. la frase preferita è tutt'ora: ma pensa a quelli che stanno sulla sedia a rotelle. e io ci penso e in effetti me ne vergogno. però è più forte di me, sta cosa mi ha ucciso e cambiato completamente.
poi l'anno scorso intorno ad aprile mi sono rotto le palle di piangermi addosso (anche se a volte continuo a farlo tutt'ora) e ho deciso di smetterla di uccidermi di alcol la sera e di cercare di rimettermi in sesto per quanto mi era possibile, anche perchè i 5 minuti che riuscivo a passare in piedi erano diventati 50-60. e allora ho pensato: perchè non sfruttarli per fare, seppur non proprio come vorrei, quello che mi piace fare?
e così mi sono iscritto in palestra e ho ripreso ad allenarmi.. per quanto mi è possibile.
tutto per questo per dirti che so quello che hai passato e mi fa piacere che tu ti sia ripreso!
cerco di essere ottimista e chissà che tra un paio d'anni non riprenderò a scalar montagne! nel frattempo.. mi godo "capolavori" del calibro di Ong Bak e The protector ripensando ai bei tempi in cui tornavo a casa pieno di lividi ma felice come un bambino!



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