bravo..il fagiolo di soia viene prima mescolato con una soluzione alcalina per estrarre le fibre, quindi fatto precipitare e separato utilizzando un lavaggio acido e, infine, neutralizzato in una soluzione alcalina. Il lavaggio acido in serbatoi di alluminio immette alti livelli di alluminio nel prodotto finale. I cagli sono vaporizzati e asciugati ad alte temperature per produrre la polvere di proteine complesse. L'oltraggio finale all'originale fagiolo di soia è il trattamento di estrusione ad alta pressione e alta temperatura delle proteine di soia isolate per produrre proteine tessutali vegetali (TVP). Buona parte degli inibitori della tripsina possono venire rimossi con il trattamento ad alta temperatura, ma non tutti. Il contenuto di inibitori della tripsina presente nelle proteine di soia isolate può variare da una a cinque volte. Ma il trattamento ad alta temperatura ha l'effetto collaterale sfortunato di snaturare le altre proteine della soia a tal punto da renderle in gran parte inefficaci. Questa è la ragione per cui gli animali alimentati con soia hanno bisogno di supplementi di lisina perchè possano avere una crescita normale.
I Nitriti, che sono dei potenti agenti cancerogeni, si formano durante l'essicazione delle particelle vaporizzate mentre durante il processo di alcalinizzazione si forma una tossina chiamata lisinoalanina . Numerosi aromi artificiali, in particolare il glutammato monosodico (MSG), vengono aggiunti alle proteine isolate di soia e alle proteine tessutali vegetali di soia per mascherare il forte sapore di fagioli e darle quello della carne. infatti sono ottime proteine....ma non da assumere a lungo termine..e ti dico un altra cosa,occhio anche alle proteine isolate del latte,con l'isolamento scambio ionico le proteine sono di piu,ma sono meno integre..e le frazioni bio attive sono di minori, con la concentrazione le proteine sono meno ma di qualità superiore in quanto all'integrità,e alla presenza di elementi benefici per la salute,e utili per la crescita muscolare.in conclusione,la percentuale proteica non e tutto,occorre valutare anche il contenuto di aminoacidi e di frazioni bioattive.il consiglio nell'aqcuisto e evitare le proteine del siero del latte lavorate con acidi..la proteina e denaturata piu o meno a tutte le lavorazioni..ma la cosa peggiore e che e piena di sodio,e di aminoacidi in forma D.quelli che l'organismo non utilizza,e sono potenzialmente tossici...quindi il consiglio e: di guardare sempre il contenuto di sale sull'etichetta,livelli di sodio che superiori a 250--300 mg per 100g di proteine indica che e stata usata una lavorazione con acidi..e in quel caso siamo fottuti..quindi controllare sempre l'etichetta soprattutto quando stanno in offerta...L’unica pecca delle proteine, è che a differenza di altri nutrienti, non si accumulano nel nostro organismo, per cui devono essere rifornite costantemente ad intervalli regolari, ed in quantità ottimali. E proprio come i lattanti, che succhiano regolarmente ogni 3 o 4 ore, tutti gli atleti seriamente impegnati in un programma di sviluppo o di miglioramento muscolare, devono assumere per ottimizzare la performance, questo nutriente (ovviamente insieme ad altri) ogni 3 o 4 ore.come ho gia affermato su atre discussioni...
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