Era il ferragosto del 1979.
La vita di provincia non aveva nulla di interessante da offrire.
I soliti lavori, la solita routine.
Sembrava tutto fermo, pronto a qualcosa che poi sarebbe venuto.
Forse la noia, forse un pizzico di tempo libero, forse il cinema chiuso per ferie...
Fatto e fato sta che il 18 maggio dell'anno successivo, sono nato.
I miei ricordi inziano all'età di circa tre anni, quando rivedo le vecchie foto sgranate e a colori, i primi...
Da una foto mi si scrosta via la ruggine, e rivedo, risento, ricordo.
Le liti coi fratelli, le scorribande infantili e innocenti, la testa a bagno nell'acqua gelida in cui erano immersi i cocomeri alla locale festa de L'Unità.
Poi la corsa a casa con mamma arrabbiata ad asciugarci i capelli col fon.
I primi calci al pallone, sperando di diventare meglio del fratello più grande, già in odore di grandi squadre (anche se poi niente è stato fatto per via delle sue ginocchia).
Il trasloco a 5 anni.
Una vita nuova fatta di scuola e nuove amicizie da stringere.
Le scenate di gelosia in famiglia, i mutismi improvvisi che mi portavano a piangere in silenzio sotto le lenzuola.
Senza un motivo, o forse con l'unico motivo di essere visto e accudito più degli altri due.
La paura della morte già a sei anni.
L'adolescenza tardiva e sudata.
Gli amori iniziali e confusi, gli ottimi voti a scuola...
E poi lei.
Da lì è stata tutta una discesa, ma non la discesa agognata dal ciclista, bensì la discesa agli inferi dell'esistenza, agli inferi dell'autostima.
Oggi sono immobile in un lavoro sudato e che fa contento me (mio padre?), oggi sono fermo in un perseverare nel dolore, scrivendo le mie parole che forse infastidiscono chi le legge.
Per favore non arrabbiatevi: è solo un mio modo per parlare, anche se un forum di body building non è esattamentee il luogo giusto...
Ma d'altra parte, cosa è veramente giusto?
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