cari ragazzi..vado a fare una cosa da donna...e stasera alla partita...a presto!![]()
no vado a farmi bona dal parrucchiere...
no call..stai tranqui non so nemmeno di dove sei...
il mio ragazzo mi adora anche appena alzata dal letto con la faccia stropicciata..ciao call..ora vado!
E' novembre e fa piuttosto freddo. Roberta è la classica amica che non mi defeca neanche di striscio, ma io faccio di tutto pur di vederla. Per una strana serie di coincidenze siamo in sei, ed io propongo a lei di venire con me in macchina. E stavolta accetta.
Partiamo. Lei comincia a parlare di tutto, come sempre. Stare dietro ai suoi ragionamenti è spesso più difficile di un integrale triplo. Annuisco periodicamente per dare un leggero feedback. Non avrei comunque il tempo di infilarmi tra i suoi discorsi. Lei parla senza punteggiatura.
Mi concentro sulla strada - che non conosco - e inizialmente non ci faccio caso, ma nella macchina è calato un silenzio irreale. Vedo Roberta voltata che si è soffermata a guardare sedili posteriori. E' da un po' che sto contando mentalmente. Sono già arrivato a venti secondi e sto cominciando a sudare freddo: è stato superato il record personale di silenzio di Roberta da sveglia. E il silenzio di una donna è qualcosa di temibile. Perché di solito precede un discorso molto pesante.
Finalmente si è girata. Vedo che sta riflettendo.
- Lore, ti posso dire una cosa?
- No! - Faccio io. Poi, sorridendo - Ma certo che puoi!
- Stavo pensando che però questa macchina ha l'aria di essere un po' scomoda dietro. Non c'è tanto spazio.
- Ma sì in effetti sono due posti per bambini al massimo. Oppure li puoi usare per metterci qualche borsa, se non ci sta nel bagagliaio.
- Ah ho capito. Ma scusa, cosa ci fai con quelle cose lì dietro la testa - ed indica i rollbar - non potevano metterci dei cosi come questo qui? - e tocca il suo poggiatesta.
- Ma quelli sono i rollbar. Sono importanti in una macchina come questa, non ci può stare un poggiatesta normale sui sedili posteriori.
- Cioé? Spiegati meglio.
- Cioé nel caso che la macchina si ribalta ed il tetto è aperto, i rollbar saltano fuori di una ventina di centimetri e servono a proteggerti la testa.
- In che senso il tetto è aperto?
- Come in che senso? Nel senso che lo apro... - e faccio un gesto ad arco con la mano per indicare il movimento del tetto che si sposta indietro.
Silenzio. E' come se vedessi la clessidra di Windows sulla faccia di Roberta. Sento in sottofondo che parte "Così parlò Zarathustra". Sta realizzando. Eccoli: i colpi di tamburo. C'è quasi arrivata.
- Ma perché a questa macchina puoi aprire il tetto? Lore, ma com'è? Come si fa? Fammi vedere dài! Apri il tetto! No voglio aprirlo io! No dài aprilo tu! Dài aprilo aprilo ti prego...
Sta diventando isterica.
- Un momento! Ci dobbiamo fermare. Mica vuoi andare in giro scapottata con questo freddo. Quando arriviamo al bar e parcheggiamo te lo faccio aprire. OK?
Nei dieci minuti successivi temo che mi distrugga l'imbottitura del sedile per il nervosismo, ma per fortuna si accontenta delle sue unghie.
Finalmente arriviamo e parcheggio.
- OK - le dico - devi tirare quella levetta lì.
Parte la manovra di apertura del tetto e dopo una ventina di secondi siamo al freddo. La gente di passaggio penserà che siamo matti.
- Ma adesso il tetto è finito nel cofano?
Un po' difficile che sia finito nel cofano, visto che il motore è davanti. Comunque decido di non entrare troppo nei dettagli.
- No. - Sorrido - Quando tu lo apri, il tetto viene appoggiato per terra. Così poi quando ritorni lo puoi rimontare su.
Non sono stato credibile. Stavolta la clessidra compare soltanto per qualche istante. Poi mi lancia un jab sul deltoide destro con tanto di anelli per rendere il tutto più efficace. Sempre manesche queste donne.
- Mi prendi sempre in giro! Dài! Come si fa a richiuderlo?
- La stessa levetta di prima, solo che devi spingerla verso il basso.
E il tetto si richiude.
- Che forte! - mi dice.
- Sei forte anche tu. Ma la prossima volta il pugno dammelo un po' più piano.
"Come soleva dire il mio prozio buonanima...lo sterco di cavallo si spande quando lo si calpesta"
"Come soleva dire il mio prozio buonanima...ascolta sempre lo scorrere del fiume, ma sta attento sempre a non bagnarti"
"Come soleva dire il mio prozio buonanima...il momento della partenza arriva quando meno te lo aspetti"
E dopo tutta sta magagna, manco una passatina ti sei fatto?![]()
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