grazie Wal. Sei na gran fonte di cultura per il forum. Non ci abbandonare eh. Sappi che ti leggiamo![]()
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grazie. ora che son più libero da esami continuiamo le proposte!
e...ben vengano integrazioni da tutti!
Pensare.
Come quando si è davanti ad un foglio per scrivere il prossimo post, la risposta successiva, l’ennesimo aggiornamento. Siamo pensatori, anche senza aver studiato filosofia. Mi sento pensatore quando devo scegliere un’opera d’arte che è divenuta bellezza, non perché piace, ma perché è in-se-stessa bella. Bella è una persona equilibrata, ma è bella anche una persona fisicamente perfetta, nonostante non conosca nulla di lei.
Però è quella “bellezza” che mi attira, in un evidente gioco di parole tra l’inglese e il greco to call – kalos…strabiliante rimando.
Scelgo un’opera d’arte contemporanea per concentrare le parole in un occhio, uno sguardo: il pensatore di A. Rodin, superbo scultore contemporaneo, spesso criticato di fare calchi e non di scolpire, tanto i suoi nudi sembrassero fotografici. Lui, in tutta risposta eseguì le stesse opere criticate a diverse grandezze…tiè!
E il pensatore, con quel pugno sulla guancia, come chi attende il primo (o l’ultimo) round, come ogni uomo davanti a se stesso e a Dio, all’esame di domani, al lavoro che non arriva, alla donna che gli aveva detto che l’avrebbe amato per sempre…il pensatore se ne sta là, come davanti ad una porta (nel progetto originario Rodin scolpì il pensatore nelle vesti di Dante davanti alla Porta dell’Inferno, di venerata memoria…), e aspetta.
Chissà quando smetterà di considerare e di metterà a decidere. Perché con-siderare (stare tra e stelle) è ben diverso che de-siderare (stabilire un’unica stella).
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Tra il Sei e il Settecento i fisiologi spiegarono in vario modo il fenomeno del movimento muscolare. Il modello di spiegazione offerto dal meccanicismo cartesiano era il più naturale punto di riferimento.
Secondo Cartesio, la contrazione muscolare è dovuta agli “spiriti nervosi” che, partendo dal cervello, si distribuiscono attraverso i nervi in tutti i muscoli del corpo, ubbidendo o ad impulsi dell’anima (movimenti volontari) o a meccanismi dell’organismo indipendenti dall’anima (movimenti vitali).
In entrambi i casi gli spiriti nervosi, “sebbene siano mobilissimi e sottilissimi, nondimeno hanno la forza di gonfiaree di irrigidire i muscoli in cui sono racchiusi, così come l’aria che è in un pallone lo indurisce e fa tendere le pelli che la contengono”
Cf. R.DESCARTES, L’uomo, in Opere scientifiche, a cura di G. Micheli, Torino, UTET, 1966, pp.80-81;
cfr. M.DI MARCO, Spiriti animali e meccanicismo fisiologico in Descartes, in “Physis”, 1971 (XIII), pp.21-69.
già...pure io...
aggiungo un tassello BBartistico
La storia di Cadmo appartiene alle Metamorfosi di Ovidio: bestia e uomo sono congiunti in un bacio mortale, del quale propongo la versione incisa.
il titolo "forse un po' troppo" rende ragione del super muscoloso Cadmo, quasi bitorzoluto...
La storia: L'oracolo di Delfi aveva predetto all’eroe Cadmo che se avesse seguito una vacca, questa l'avrebbe portato nel luogo perfetto per costruire una città. Cadmo in un luogo apparentemente idillico trova la vacca mirabile e adatta ai suoi occhi, ma tra quei boschi fronzuti viveva anche un serpente ceruleo irto di superbe creste d’oro, immenso e feroce, che attaccava e uccideva. Cadmo uccise la belva (nell'incisione, se sbirciate sul fondo, vedete rappresentato questo secondo tempo della storia: un microscopico Cadmo sta trafiggendo la bestia) ma si ritrova solo. Atena, che lo protegge, gli suggerisce di seminare i denti del drago. Dalla terra spunta una grande armata i cui uomini immediatamente iniziano ad uccidersi in una guerra fratricida. Ne sopravvivono solo cinque che saranno i compagni di Cadmo nella fondazione di Tebe.
Cornelis van Haarlem (1562 – 1638) nel 1588 dipinse il drago che divorava i compagni di Cadmo; . Il dipinto è conservato nella National Gallery di Londra:
nello stesso anno Hendrick Goltzius ne trasse un’incisione
Un vaso conservato nel museo archeologico di Napoli, dimostra la fortuna iconografica della storia.
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Cerca e ricerca, ritorno al genio di Michelangelo, quando, ricevuto il compito di affrescare la Sistina in Vaticano, pensò bene di
spiattellare na gran lista di nudi, maschili e femminili, estremamente definiti, come neanche il miglior termogenico saprebbe fare...
le immagini sono relative ad alcuni particolari dell'affresco sopra l'altare maggiore
della Cappella Sistina, conosciuto come Giudizio Universale.
Non tutti sanno che Sebastiano del Piombo propose all'amico Michelangelo di realizzare l'opera con la tecnica ad olio, così da rendere la pittura eterna, e non soggetta ad alterazioni. Michelangelo sbottò: "la pittura ad olio è riba per donne", e così si interruppe
l'amicizia con Sebastiano...Per Michelangelo la pittura deve essere virile, immediata, di getto appunto, e non leziosa ricerca di linee velature tipiche della pittura fiamminga.
l'altra cosa che non tutti sanno, o non si sono accorti, è che Michy ha comunque cercato
di salvaguardare il suo affresco nel tempo, preparando il muro un po' sbilanciato in avanti
e non perfettamente perpendicolare...Ha così risolto il problema della polvere...ma non quello
del fumo delle candele!
alla prossima!
Sono così... nodosi... soprattutto il secondo Cadmo...
Interessantissimo come sempre Wal... In attesa dei tuoi prossimi post
breve riflessione iconografica su Adamo ed Eva (quello che mi salta in testa)
A Padova, nella Loggia dei Carraresi, il Guariento nel 1347 dipinse i progenitori nella creazione: l'arte basso medievale aveva perduto i canoni classici, che verranno
riscoperti nel Rinascimento: propone corpi ancora abbastanza tozzi.
Quasi tutti avranno studiato la Cacciata dei progenitori, realizzata da Masaccio nel 1424
nella Cappella Brancacci a Firenze. Ancora forte prossimità volumetrica nella tornitura del corpo:
Durer nel 1566 realizzò a bulino questa incisione che si trova al Castello Sforzesco di Milano:
evidente la ripresa del gusto classico.
Nelle opere di Leonardo c'è sempre un aura misteriosa. Per vedere questa immagine, si deve mettere lo specchio (180 cm per 100) perpendicolare a metà del corpo di San Giovanni. Secondo www.mirrorandart.com, potrebbe trattarsi del misterioso quadro "Adamo ed Eva in Paradiso di cui parla Vasari, che non è mai stato visto
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chi vince la disputa della migliore delle arti tra PITTURA E SCULTURA?
è innegabile riconoscere l'esistenza di pittori che hanno saputo, con la loro pittura, superare
la verosomiglianza dell'opera scultorea, e questo la dice lunga perchè rendre il vero su un foglio o una tela non è cosa di tutti: dalla fortuna della prospettiva brunelleschiana si sono fatti passi da gigante, e nelle foto scelte nei precedenti post lo evidenziano.
resta il fatto che la scultura è ciò che di più simile si avvicina al reale, permettendoci di "toccare i volumi".
Bernini, particolare in cui Plutone rapisce Proserpina per portarla agli inferi.
Bernini fece quest'opera nel 1622, ed aveva 23 anni.
si trova alla Galleria Borghese di Roma. è un soggetto mitologico, tratto dalle Metamorfosi di Ovidio.
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