
Originariamente Scritto da
kobe
esatto, sono della stessa idea. sapete cosa dice margherita hack al proposito? lo stesso di alex, anzi, che dio è per gli ignoranti. e badate, non deve essere inteso come un offesa ma nel senso più letterale del termine: non conoscere significa essere in una posizione di debolezza, sfruttabile, data la paura e l'inadeguatezza "endogena" dell'uomo, colmabile peraltro solo dal sapere, ponendo soluzioni alle paure dell'uomo (e.g. la morte) con risposte semplici e non discutibili (fermatevi al quia, diceva dante, picco medievale dell'ideologia della chiesa). infatti ponendo una soluzione semplice sulla quale non è lecito discutere si evitano problemi (gli eretici venivano repressi con violenza, al rogo e/o con torture) di potere e si controlla bene la gente: se dio vuole che si faccia un'offerta alla chiesa, è male non farlo? credo che la chiesa, nell'astuto tentativo di raccogliere il messaggio (storico e di grande valore umano e sociale) di gesù lo abbia usato, condendolo con un po di storielle inventate o meno, per controllare il popolo e fare i suoi comodi vivendo nel lusso. ma quando sai che la magia della vita non deriva da dio ma da una bella serie di reazioni chimiche che fanno unire dua acidi desossiribonucleici che creano poi tutti i nostri tratti caratteristici e che questo nostro dna che è al 98 percento o giù di li uguale al bonobo africano, beh, dov'è dio? diov'è dio, se esiste, quando tirava il maremoto? dov'è, cos'ha fatto, se tutto sappiamo essere composto da fosforo, idrogeno, azoto e ossigeno, carbonio e quant'altro? per questo sono d'accordo con i precetti, certo adattati a oggi e alla nostra società, dell'hagakure, testo/bibbia dei samurai seicenteschi del giappone: vivere momento per momento, nella serena accettazione della morte come inevitabile, perchè temerla non l'allontanerà ma ci renderà solo più deboli, rendendo la nostra esistenza utile, per i samurai donandola al servizio del loro signore, per noi usandola per migliorare il mondo per tutti, visto che siamo nell'era della globalizzazione...
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