Una nota biografica la devo postare, nell'indifferenza della vita che continua. Alcuni giorni or sono, sentivo al TG3 regionale che è morto in servizio un vigile del fuoco a Rimini durante gli interventi per i nubifragi. Ne conosco uno, uno solo fra le migliaia di vigili del fuoco di Rimini. Più grande di me di qualche hanno Agostino, detto Ago, è stato un amico straordinario con cui dividere tutto, anche le donne. Un tipo di romagnolo di cuore, il carattere di un figlio dei fiori, sempre pronto a vedere il meglio di ognuno e a perdonare tutti. Giocava da terzino con passione da ragazzino, come aveva passione per il suo lavoro. L'avevano messo a lavorare all'aeroporto di Rimini che significava giocare a calcino e ping-pong tutto il giorno, ma lui mi diceva: io ho fatto il Vigile del Fuoco perchè voglio darmi da fare per strada, nei boschi, dove serve...Poi ce l'ha fatta ha ritornare operativo e ne era felice.
Si è capito, era lui, Ago, il vigile del fuoco morto in servizio.
Lascia una moglie e una bambina che adorava, non poteva avere figli e si era indebitato fino al collo per adottarne uno. Era stato in Viet-Nam sei mesi per portare a casa una bambinetta di due anni che adesso ne ha cinque.
Scusate se vi ho parlato di Ago, nulla sarebbe più OT lo so bene ma chi fa del bene nella vita deve essere ricordato, io glielo devo di sicuro.
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