In realtà Carnera non ha tutti i torti. La flessione della cervicale è una sorta di facilitazione neuromuscolare alla flessione dell'intera colonna (che è il movimento principale nel crunch classico), è un input che coinvolge l'intera catena cinetica utilizzata nell'esercizio... In parole povere può essere definito più "funzionale".
Il mantenimento della cervicale in posizione di verticalizzazione (distanza mento-sterno costante) è più "isolante".

Ovviamente questi discorsi valgono su un soggetto sano e con una biomeccanica che rispetta i canoni fisiologici (quindi non iperfcifosi, iperlordosi, scoliosi, protrusioni, ecc)