In realtà Carnera non ha tutti i torti. La flessione della cervicale è una sorta di facilitazione neuromuscolare alla flessione dell'intera colonna (che è il movimento principale nel crunch classico), è un input che coinvolge l'intera catena cinetica utilizzata nell'esercizio... In parole povere può essere definito più "funzionale".
Il mantenimento della cervicale in posizione di verticalizzazione (distanza mento-sterno costante) è più "isolante".
Ovviamente questi discorsi valgono su un soggetto sano e con una biomeccanica che rispetta i canoni fisiologici (quindi non iperfcifosi, iperlordosi, scoliosi, protrusioni, ecc)
Prefissati un obiettivo, elimina chi ti intralcia e raggiungilo a costo della vita!
Si sforzano come i muscoli della zona lombare nello squat, o i muscoli flessori dell'avambraccio nello stacco! Perciò se non vi sono condizioni patologiche a carico del rachide cervicale, via libera alla flessione del capo.
ATTENZIONE non sto dicendo che un'esecuzione è migliore dell'altra, nessuna delle due è sbagliata e entrambe hanno pro e contro
Prefissati un obiettivo, elimina chi ti intralcia e raggiungilo a costo della vita!
Che paragone assurdo! I lombari sono fondamentali nello squat!
Tenere il mento sul petto durante il crunch è tutto meno che "più funzionale".
E poi come fate?? Io non ci riesco. Bisogna essere privi di collo o quasi.
In un crunch veramente funzionale nella fase eccentrica bisogna attivare anche i lombari, con il mento attaccato al petto è problematico.
Ultima modifica di Jarnar; 25-05-2015 alle 04:32 PM
Ah un'altra cosa! Le braccia... Braccia distese lungo i fianchi con i palmi delle mani rivolti in basso o braccia incrociate sul petto/dietro la testa? Io preferisco la prima, perchè garantisce la contrazione isometrica del gran dorsale e quindi la stabilizzazione della colonna a livello lombare
Prefissati un obiettivo, elimina chi ti intralcia e raggiungilo a costo della vita!
Segnalibri