no solo quella gravitazionale xchè devi calcolare la differenza di energia potenziale mg(h1-h2)=L (integrale di F rispetto allo spostamento, diciamo l'energia che consumi durante l'allenamento) mentre l'accelerazione che imprimi tu è istantanea (non nel senso che dura poco ma che è diversa ad ogni istante) e si traduce in termini di potenza P=ma*v=L/t (considerando t infinitesimo ovviamente altrimenti sarebbe P media) ovvero la "forza" che i tuoi muscoli possono generare.
Cmq mi sono espresso male perchè avevo considerato una singola ripetizione e non la costante presenza del carico quindi ciò che conta è l'impulso.
In linea di massima andando più lenti si compie lo stesso lavoro, si dà meno potenza istantanea, tuttavia aumenta l'impulso I=F*t=m*v cioè l'integrale della forza rispetto al tempo (diciamo per quanto tempo sei sotto sforzo, cioè l'allenamento che stai dando al muscolo). Quindi quando esegui la ripetizione velocemente a parità di massa sollevata fai meno fatica ma quando cominci ad arrivare a un valore di massa vicino al tuo massimale la tua potenza disponibile è tale che ti permette di sollevare MOLTO lentamente il peso, come effettivamente succede quando fai fatica a sollevare un peso proibitivo.
Tuttavia mentre puoi calcolare il lavoro per QUALSIASI esercizio il calcolo dell'impulso è più complicato perchè dipende dalla traiettoria del movimento e quindi serve solo per considerazioni teoriche
Segnalibri