5) Principio della sistematica
Con il termine di “sistematica”, associato al processo di allenamento, vuole intendersi la logica e consequenziale disposizione in esso di tutti i mezzi necessari in corrispondenza alle leggi che regolano lo stato di allenamento e nell’interesse di un rapido sviluppo di prestazione dell’atleta.
Più diffusamente, procedere sistematicamente nell’attività di allenamento significa stendere un programma logico, che obbedisca alle leggi generali della fisiologia, della biomeccanica e dell’allenamento, costruire in tal modo un processo di formazione ed educazione in dipendenza della struttura di una disciplina o specialità sportiva nonché delle peculiarità del singolo di inserirsi nel processo in maniera così economica da eliminare ogni impedimento e deviazione, consolidando ad un tempo le capacità e possibilità acquisite.
Il principio della sistematica segue delle leggi invariabili mentre la sua attuazione nella pratica, ovvero la costruzione sistematica della metodica di allenamento in una disciplina, è invece sottoposta a mutamenti dovuti al progresso tecnico, scientifico e talora tecnologico sopravvenuto, alle diverse situazioni, alle individualità, alle nuove scoperte, alle diverse esperienze, tutte atte a determinare valutazioni soggettive da parte del tecnico e dell’atleta.
Cosicché, sulla base dello studio metodologico dei principi di allenamento e delle applicazioni pratiche concretamente possibili e verificatesi nel tempo, sarà scelto un metodo di lavoro su cui costruire il sistema attuativo, stabilendo un punto di partenza e fissandone uno di arrivo finalizzato quindi ad uno o più obiettivi prescelti, con un percorso segnato all’interno da suddividere in periodi, fasi e cicli e da riempire con i mezzi allenanti ovvero le esercitazioni prescelte.
Lo sviluppo logico, ordinato e conseguente di tutto quanto detto obbedisce appunto al criterio di sistematicità dell’allenamento e della somministrazione dei carichi allenanti.
Una costruzione non sistematica e dunque una collocazione non appropriata o casuale oppure eccessiva del carico potrebbe determinare una o più delle conseguenze tra quelle che si elencano:
- il fallimento degli obiettivi,
- il raggiungimento precoce dello stato di forma rispetto alle competizioni principali,
- lo stallo dei livelli di prestazione, un sovraffaticamento più o meno latente,
- condizioni di forma non ideali,
- più elevato rischio di infortuni,
- scarsa capacità da parte dell’atleta di focalizzare gli obiettivi importanti,
- troppo bassa o troppo alta tensione psicologica e nervosa.
Nella fase precedente alla stesura del programma di allenamento sono di fondamentale importanza le valutazioni del tecnico e la sua capacità di disamina, sia complessiva della situazione quanto particolare riferita al soggetto con cui si rapporta.
Alla scelta del metodo di lavoro segue un’accurata predisposizione del sistema ritenuto idoneo per la circostanza, che dovrà contenere tutti i mezzi di preparazione previsti sotto il profilo fisico, tecnico e tattico in giusta collocazione, successione e correlazione tra loro.
L’esatta programmazione, stima e previsione del processo di allenamento, in ogni sua parte, dal singolo esercizio nell’unità di allenamento fino alla predisposizione dell’intero macrociclo, sono i presupposti indispensabili per il procedimento sistematico nella preparazione dell’atleta.
...i pesi pesano, non c'è niente che pesi quanto un peso...
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