Io sono ateo e quindi ritengo che qualsiasi religione sia sbagliata e che l'uomo dovrebbe capire che credere in qualcosa che non è stato provato scientificamente non ha senso. Le religioni, almeno quelle cosiddette rivelate - e in particolare il cristianesimo- , sono diventate nel corso dei secoli un mezzo dei potenti per controllare i sudditi -l'oppio dei popoli marxiano- ( aveva ragione il buon Prodico di Ceo che fece una riflessione analoga sulla religione greca), e di questa attitudine troviamo conferma nel fatto che oggi la maggior parte delle persone pratica -o almeno si dice praticante di- una religione, ma questo avviene in molti caso senza una vera adesione spirituale e solo perché la società in cui si è nati ha una determinata religione ufficiale. La gente dovrebbe capire che se qualcuno ha un determinato credo fin da bambino è perché è nato in un paese con una certa cultura e che se fosse nato in un altro paese professerebbe una religione diversa. Se proprio alcuni sentono il bisogno di credere in qualcosa di trascendente, dovrebbero farlo quando siano capaci di formulare giudizi critici e di valutare in base a riflessioni personali. Non fatemi citare tutti i filosofi che criticano la religione perché non finirei più ( Democrito, Senofane, Epicuro, Lucrezio, d'Holbach, Helvetius, Marx, Feuerbach, Nietzsche etc. etc.), ma se prendessimo spunto da loro, sicuramente vivremmo in un mondo migliore. Infine, la gente dovrebbe chiedersi perché la propria religione è giusta e le altre no... Scoprirà che non c'è una risposta sensata a questa domanda.
"Non è poco il tempo che abbiamo, è molto quello che sprechiamo" Seneca
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