Ciao Andrea! Grazie per il consiglio, lo dovevo inserire già qualche tempo fa ma poi ho rimandato per una serie di motivi:
- prima di dedicarmi ai parziali, ho voluto riconsolidare uno schema motorio completo
- sono un pò dubbioso su questa ricerca delle ginocchia dietro le punte, mi sembra che stia diventando quasi una moda derivante da una famosa corrente di powerlifters che riscuote (a ragione) molti consensi, mentre invece ad esempio io ricordo degli scritti di ironpaolo in cui il discorso tibie-ginocchia-punte veniva legato alle proporzioni dell'atleta e alla larghezza dello stance.
Dato che a me lo stance largo proprio non viene naturale per via del bacino poco mobile, dopo settimane a sbatterci il naso ho iniziato a chiedermi... ma se non esistono regole per stabilire la giusta larghezza dello stance, che senso ha avere allora una regola per le ginocchia dietro le punte? Prendendo come riferimento DCSS, non mi pare di aver mai letto nessuna regola secondo cui bisogna scegliere uno stance tale per cui le ginocchia rimangano dietro le punte. Quindi la mia conclusione è stata che per squattare bene occorre utilizzare la catena cinetica posteriore evitando i rimbalzi, ma farlo non significa che le ginocchia debbano per forza rimanere dietro le punte in modo assoluto.
- mi sono accorto che ho problemi a mantenere la spinta addominale in buca senza la cinta a fare da contrasto, per cui al momento vedrei come priorità più un pause squat rispetto al box.
Non sto dicendo che il box non mi serva ehsicuramente mi aiuterà nel reclutamento della catena posteriore che non mi viene in maniera ottimale, solo che sto continuando a trovare delle ragioni per continuare a rimandarlo, ragioni che mi sembrano valide ma non ci metterei la mano sul fuoco
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