Aiuto!

[Alex1981]

1 vai pure dal medico, MA NON DAL MEDICONZOLO DI BASE DELLE MUTUA.
vai da un andrologo/endocrinologo ( così non ti sputt@ni ), che ne sa di più.
I medici di base trattano al massimo donne in menopausa...

Il mediconzolo di base della mutua, che magari fa il suo lavoro da 40 anni, ne sa di meno di un sedicente e costoso specialista fresco di laurea magari...? Non direi proprio
I medici che lavorano nelle asl sono specialisti e non medici di base, che hanno le stesse identiche competenze e formazioni dei medici di studi e cliniche private, l'unica cosa che li differenzia è il prezzo, il ticket da una parte e il costo di una visita privata (minimo 40 euro) dall'altra.

[ultra]

Perchè avete riesumato questo post?

Probabilmente il soggetto in questione sarà già morto (gli steroidi uccidono) o più verosimilmente sarà già guarito...

[ham2]

come se io non parlassi per esperienza.
Prima che al tizio "prenotino" una visita ( e relativi esami ) alla ASL passano dei MESI ( mia zia: 3 mesi per una visita oculistica specialistica; io: 2 mesi per una visita per il fegato con "urgente" scritto sulla ricetta; un mio amico: 4 settimane ...ma -precisava l'impiegato- "a pagamento" [in ospedale beninteso] dopodomani ).
Certo - mi suggerì qualcuno- buttati per terra gridando oioi e chiama il 118 così ti ricoverano...
Poi è ridicolo presumere che il medico di base ( non specialista ) che perlopiù avrà curato donne cinquantenni in menopausa coi cerottini, possa gestire al meglio una situazione di crisi come questa.
Da ultimo, la privacy...
magari al tizio scoccia scoprirsi col medico di base che vede spesso, e che cura pure sua madre.

[Alex1981]

Poi è ridicolo presumere che il medico di base ( non specialista ) che perlopiù avrà curato donne cinquantenni in menopausa coi cerottini, possa gestire al meglio una situazione di crisi come questa.
Da ultimo, la privacy...
magari al tizio scoccia scoprirsi col medico di base che vede spesso, e che cura pure sua madre.

Che il medico di base curi donne coi cerottini lo pensi TU, che dell'ambiente ovviamente non sai nulla, ma non è mica una tua colpa! Il medico di base è, paradossalmente, quello con l'esperienza più ampia poichè i casi (sia clinici che prettamente umani) con cui ha a che fare ricoprono una fetta abissalmente maggiore di quella che un qualsiasi specialista vedrà probabilmente in tutta la sua vita. Il fatto che il medico di base sia un conoscente o che curi sua madre o anche sua sorella gemella non è rilevante, visto che esiste un segreto professionale praticamente indissolubile...

[ham2]

tanto per mettere le cose in chiaro:
i medici SPECIALISTI ( cioè coloro che dopo la laurea intraprendono un ulteriore corso di studi ) hanno più volte promosso azioni giudiziarie contro i medici generici che "s'ingegnano troppo".
Il "segreto professionale" esiste fintantochè l'interessato lo rispetta ( un altro esempio è il segreto bancario, dove l'ultimo p!rla di praticante al terminale sa tutto di te; e tanti poi "parlano"; almeno così è successo quì ).
Io ho letto le "clausole" della legge della riservatezza affisse dal mio medico ed i casi in cui i dati trapelano sono molto numerosi e fumosi in natura.
La vita reale non è una fikscion tipo dottoressa Giò.
Partire poi dal punto di vista che il medico generico debbe avere esperienza sulle deviazione a specifico carattere ormonale legate all'uso improprio di steroidi, beh....
A me non interessa far campagna pro nè contro.
Ma per il medico generico il mio naso era perfetto.
Per uno specialista ORL il setto era tutto da rifare ( in effetti non respiravo bene ).
Per il medico generico ( con lente d'ingrandimento ) un'imperfezione era una "puntura d'insetto"; per lo specialista era un neo ( il che è ).
Con questo anche gli specialisti possono essere degl'incompetenti, ma il medico generico ( per sua stessa natura ) NON può sapere tutto, proprio perchè sa un po' di tutto.

[Alex1981]

Art. 9 Segreto professionale

--------------------------------------------------------------------------------

-Il medico deve mantenere il segreto su tutto ciò che gli è confidato o che può conoscere in ragione della sua professione; deve, altresì, conservare il massimo riserbo sulle prestazioni professionali effettuate o programmate, nel rispetto dei principi che garantiscano la tutela della riservatezza.
La rivelazione assume particolare gravità quando ne derivi profitto, proprio o altrui, o nocumento della persona o di altri.
Costituiscono giusta causa di rivelazione, oltre alle inderogabili ottemperanze a specifiche norme legislative (referti, denunce, notifiche e certificazioni obbligatorie):

a) - la richiesta o l’autorizzazione da parte della persona assistita o del suo legale rappresentante, previa specifica informazione sulle conseguenze o sull’opportunità o meno della rivelazione stessa;

b) - l’urgenza di salvaguardare la vita o la salute dell’interessato o di terzi, nel caso in cui l'interessato stesso non sia in grado di prestare il proprio consenso per impossibilità fisica, per incapacità di agire o per incapacità di intendere e di volere;

c)- l'urgenza di salvaguardare la vita o la salute di terzi, anche nel caso di diniego dell'interessato, ma previa autorizzazione del Garante per la protezione dei dati personali.

La morte del paziente non esime il medico dall’obbligo del segreto.
Il medico non deve rendere al Giudice testimonianza su ciò che gli è stato confidato o è pervenuto a sua conoscenza nell’esercizio della professione.
La cancellazione dall'albo non esime moralmente il medico dagli obblighi del presente articolo.

Uhm a me i casi non paiono poi così vaghi e numerosi! Mi pare che le ultime modifiche fatte, essendo questa la versione esente dai vari comma, sia che il segreto professionale può essere infrnato quando venga confessato un reato (un pò come il segreto della confessione in chiesa), poichè l'esigenza di giustizia viene considerata primaria rispetto a quella della privacy.

[ham2]

il suo elenco è molto più prolisso.
due pagine.
in sostanze la vecchia storia su " se neghi il consenso il rapporto potrebbe non proseguire e se lo dai, allora i dati potrebbero finire a strutture ospedaliere, sanitarie, enti statali e 95 altri soggetti ".
E ciò di rito, nell'ambito del "trattamento dei dati" e non in caso di occorrenze specifiche.
Certo si dice "potrebbero" e non "verranno".
Per tagliar corto, forse ( in questi casi un po' untuosi ) è meglio un medico (specialista) non nel nostro giro.
Una volta che qualcosa trapela, è troppo tardi.
Dialogo tipo:
A: ho visto il Tano...minchi@ com'era ridotto
Dottore: eh! non so mica quanto andrà avanti...col fegato in carpione
Non metto in dubbio che ci siano delle leggi, così come su buona parte delle strade c'è il limite di 50km/h.
Tu però lo rispetti il limite di 50km/h...sempre?