ciao,
parentesi aperta e subito chiusa: dammi del tu.
io sono un amante delle diete lowcarb soprattutto perchè consentono di mangiare in modo abbastanza "libero", semplicemente scartando gli alimenti glucidici
per quanto mi riguarda ho sempre trovato comodo questo genere di approccio perchè vivendo in famiglia e dovendo condividere buona parte della spesa e delle portate a tavola con gli altri membri, è molto più semplice evitare di consumare farinacei (il primo e il pane) e aumentare le quantità di "secondo" (fonti proteiche in genere GRASSE, come da tradizione siciliana) rispetto ad una lotta quotidiana per realizzare una dieta iper\normo-glucidica, iperproteica (nel senso popolare del termine) e bassa in grassi rispetto alle diete italiane (cioè con meno di 100g di grassi\die)
però se dovessi consigliare una dieta "per la massa" ad un ex obeso attualmente non farei riferimento ad una metabolica per alcuni motivi:
1. può peggiorare un sottostante disturbo dell'alimentazione perchè le ricariche diventano delle abbuffate (vedi disturbo da binge eating), allo stesso modo i giorni di scarica possono diventare troppo restrittivi.
2. può indurre il soggetto a diventare carbo-fobico anche perchè, meno carbo si mangiano, meno si tollerano
le ricariche in questo senso traggono in inganno perchè l'introduzione occasionale di farinacei (e in misura minore di tutte le altre fonti glucidiche) determina forte meteorismo in soggetti predisposti e disadattati alla digestione degli stessi (il pancreas e l'intestino si adattano al tipo di alimento normalmente introdotto).
3. insegna a prediligere cibi grassi (cattiva abitudine quando si torna ad un'alimentazione "normale"), spesso i grassi saturi.
non che facciano male in senso assoluto, io ho sempre avuto un assetto lipidico ottimo in metabolica, ma ogni soggetto deve essere valutato singolarmente.
4. il deficit cronico di carboidrati può determinare un rallentamento del rate metabolico
o se vogliamo leggerla al contrario: le diete iperglucidiche possono accelerare il metabolismo per stimolazione dell'asse leptinico e incrementato rilascio e conversione periferica dell'ormone tiroideo T3.
5. una ipercalorica iperlipidica non è ottimale per la massa e anche dal punto di vista economico è decisamente più dispendiosa rispetto ad una normoglucidica
come ipocalorica (per esempio nei giorni di riposo tra gli allenamenti) potrebbe anche andare bene.
tra i libri che trattano di diete lowcarb quelli di Di Pasquale li preferisco meno, se nonostante tutto vuoi orientarti verso questo genere di dieta ti consiglio di leggere UD2 di lyle mcdonald (in genere tutte le pubblicazioni di Mc Donald sono utilissime per creare una cultura in campo di alimentazione lowcarb e non solo)
se pensi di essere poco tollerante ai carboidrati raffinati potresti impostare una normoglucidica (almeno 100g\die di carbo) che utilizzi esclusivamente fonti grezze (frutta e verdura), associata a fonti proteiche prevalentemente magre.
in questo periodo va molto di moda la dieta paleo che secondo il mio modesto punto di vista ha deboli basi teoriche ma una notevole efficacia (l'importante è non essere integralisti) e dal punto di vista salutistico è decisamente sostenibile.
ti consiglio di partire da 2000kcal e valutare le variazioni di peso e giro vita (nel punto più largo) aumentando o riducendo ogni 2-3 settimane per aggiustare il tiro in base ai tuoi obiettivi.



) rispetto ad una lotta quotidiana per realizzare una dieta iper\normo-glucidica, iperproteica (nel senso popolare del termine) e bassa in grassi rispetto alle diete italiane (cioè con meno di 100g di grassi\die)
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