adoro il tipo ingobbito e anteposto che fa curl bilanciere in secondo piano sfocato. mi piace soprattutto il suo progressivo cifotizzarsi rep dopo rep
il tuo squat
per me son tutti uguali![]()
scherzi a parte, secondo me continui a pensarci troppo. imho (mi piacciono le fanta-ipotesi, in cui sono maestro indiscusso, quella che segue è una di queste) stai sviluppando una sorta di adattamento a quei carichi per te bassini (quello non è il tuo vero 80%, ne sono certissimo), e cementando uno schema motorio fatto di "riflessioni" e "aggiustamenti" in corso d'opera, che poi non potrai utilizzare quando il peso raddoppia (perché la forza di gravità non te ne darà il tempo).
non so se sto spiegando bene ciò che penso. secondo me tu "spezzi" nella tua mente il movimento in discesa in due o tre parti, e ti sei costruito dei "check" ("sono abbastanza arretrato, ora posso scendere", "sono andato abbastanza indietro col sedere, ora apro le ginocchia", "ora guardo allo specchio se sono sceso abbastanza") che ti aiutano psicologicamente ad affrontare l'oscuro e complicatissimo esercizio dello squat. in questo modo però lo stai trasformando in un esercizio da bber, con un tut maggiore del necessario, e ci perdi chili per strada, perché quando devi ricominciare la risalità il peso è diventato un macigno.
fatte salve le premesse (che ormai hai digerito) di come si squatta sotto il parallelo, per me è giunto il momento che tu prenda il bilanciere e squatti (congiuntivo). se l'esecuzione sarà stata "esteticamente" corretta o meno lo giudicherai dopo guardando il video, non analizzandoti in tempo reale.
emblema di questo discorso è quella cosa che dici sulla seconda serie, che senti di arrivare male in buca. ecco secondo me tu devi cercare di arrivare bene in buca (grazie al caxxo, diranno i miei forzutissimi lettori) "istintivamente", non "aggiustandoti". per poter esprimere al meglio il tuo potenziale, devi rendere quel movimento unico. e questo si fa - come giustamente ricorda sempre somoja - macinando migliaia di ripetizioni per anni, ma nel tuo caso anche cercando volontariamente (ich will) di "riassumerlo" in un semplice "scendo e risalgo". quella sensazione di "buca corretta" la devi ottenere nel modo più semplice.
ti setti, ti compatti, GIU', buca corretta, SU! un solo corpo, un solo movimento.
(perdona il delirio)
lo squat di barbara
quoto tutto ciò che ha detto somoja.
aggiungo o ribadisco un paio di cosette che mi sono instintivamente balzate all'occhio.
1 - già nel setting subisce il bilanciere. ha i gomiti troppo alti, è troppo incassata. devi insegnarle a dominarlo (hai presente irene che lo fa saltare dai fermi con prepotenza?). o lei domina il bilanciere o il bilanciere dominerà lei, a prescindere dal peso caricato. quando andavo in palestra (l'ho raccontato), la differenza tra i normali utenti e il piccolo pler era che lui era compatto e determinato, così tanto da sembrare incaxxato.
su questo, se io fossi un coach (ma per fortuna del mondo non lo sono) farei una velocissima terapia d'urto, con tre o quattro uscite dai fermi con un peso progressivamente superiore. esce, si setta, sta due secondi e poi lo rimette a posto, senza scendere. il TERRORE derivante dal peso eccessivo le insegnerebbe a usare il core (secondo me lo usa poco), a concentrarsi e a non risparmiarsi sulla contrazione dei muscoli giusti (e a capire quali sono). dccs (cit. ironpaolo)
2 - con quelle leve non può permettersi uno stance così stretto. di profilo non si vede ma si capisce lo stesso, che è troppo stretto. le donne, geneticamente, hanno la tendenza ad avere femorali e glutei molto più forti dei maschi, in proporzione, e sicuramente più dei quadricipiti. è per quello che non squatta di ginocchia, e questo da una parte è un bene. però con quei femori lunghi, se con uno stance strettino va tutta in sitting back, poi per forza deve schienare l'alzata (è la fisica).
da notare che il bilanciere in buca è arretratissimo, quindi gli unici modi per stare più dritta con la schiena senza sbilanciarsi sono o andare più avanti di ginocchia (ma non mi pare il caso, visto che tutti cerchiamo di indietreggiare, e poi diventa più difficile rompere il parallelo, se le tibie sono inclinate) o allargare lo stance (soluzione auspicabile). lei mi sembra proprio uno di quei casi in cui lo squat norvegese pagherebbe moltissimo.




) stai sviluppando una sorta di adattamento a quei carichi per te bassini (quello non è il tuo vero 80%, ne sono certissimo), e cementando uno schema motorio fatto di "riflessioni" e "aggiustamenti" in corso d'opera, che poi non potrai utilizzare quando il peso raddoppia (perché la forza di gravità non te ne darà il tempo).
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