benone.
come ti ho detto però è + complicato di quello che sembra perchè "fare pesi" non significa solo spostare un manubrio\bilancere\macchina dal punto A al punto B
non voglio sembrare antipatico, ho coinvolto la mia ragazza negli allenamenti in palestra e lei ha anche partecipato a gare di powerlifting, ho invitato mia madre e mia sorella a fare pesi per dimagrire in modo qualitativo ma, dopo aver visto quanto è difficile imparare (e insegnare, visto che ho seguito e seguo ogni tanto dei ragazzi nell'allenamento) ogni singolo movimento non mi sembra giusto dirti "fai squat con bilancere o manubrio, lat machine e panca inclinata con manubri 4x10 3 volte a settimana",
che potrebbe essere un consiglio vagamente corretto ma ti assicuro che lo stesso consiglio dato a 3 persone differenti comporta l'esecuzione di 3 allenamenti completamente differenti (soprattutto se non c'è la supervisione di qualcuno che "ne capisce")
gli istruttori nelle palestre spesso programmano schede stupide e poco efficaci alle ragazze per 2 motivi:
- evitare di fare + danni che bene (il semplice movimento di squat richiede mesi di applicazione per essere eseguito correttamente)
- il 90% delle ragazze non vuole applicarsi seriamente nel lavoro con i pesi perchè teme di diventare troppo muscolosa o semplicemente non lo ritiene femminile.
secondo me non esiste differenza tra uomini e donne nell'allenamento ma solo differenza tra le persone.
ad esempio se hai il ginocchio valgo, scapole alate, difetti di flessibilità dei posteriori della coscia, come puoi allenarti come chi ha caratteristiche diametralmente opposte?
fossi in te inizierei in una palestra in cui puoi essere seguita e solo in un secondo momento passerei alla palestra universitaria in cui sei autonoma.
non è un problema di palestra comunque, le stesse brutture le vedo nel "nuoto libero" in piscina (cioè gli iscritti che si allenano senza istruttore perchè "già sanno", secondo loro), con la differenza che in linea di massima è + difficile farsi male in acqua (non è sempre vero però), o i classici corridori estivi che poi finiscono per infortunarsi a ginocchio/caviglia, perchè correre è un'attività apparentemente naturale ma la nostra vita sedentaria ci ha fatto disimparare come utilizzare correttamente la macchina umana.
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