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Discussione: Mozzarelle blu.

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  1. #1
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    La mozzarella dell'esselunga è la migliore che c'è, e quando uno la prova...è per sempre.

  2. #2
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    Primo intossicato in Italia in prov di Padova... Non ci voleva...

    Comunque il discorso legato al prezzo non è così semplice, ci possono essere tutta una serie di variabili che non sono nemmeno legate al costo di produzione e che sicuramente noi non possiamo sapere a meno che non abbiamo dei parenti nei vertici aziendali della azienda incriminata. Però il discorso fatto da Branco è più che giusto. A parte il fatto che mi sento di difendere a spada tratta la Sterilgarda per 2 motivi: è a 8 km da casa mia e non penso proprio che il problema derivi dalla materia prima, altrimenti ci sarebbero stati problemi anche con altri marchi che si riforniscono da questa ditta. Poi anche sto "made in Italy" non è che sia tutto rose e fiori come ha detto giustamente Branco!

  3. #3
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    Infatti il mio era un discorso in generale quasi OT; nella stabilizzazione del prezzo di un qualunque alimento intervengono poi determinati fattori come manodopera, trasporto, costi pubblicitari ecc, e non era un riferimento specifico a questa multinazionale tedesca i progetti della quale (e anche la sua esistenza) fino a una settimana fa ignoravo. Dicolo solo che se un litro di latte viene venduto da un fornitore a 4 euro e da un altro 2 euro (ad esempio), uno o più motivi ci saranno: il modo in cui le bestie che producono latte sono controllate, cosa viene dato loro da mangiare, se assumono farmaci, se vi sono veterinari che ogni tot di mesi controllano lo stato di salute degli animali e così via.
    Quello che faccio è solo un discorso generale, non di questa casa produttrice tedesca, ma di migliaia di prodotti alimentari, anche italiani, che vengono venduti a un prezzo inferiore rispetto ad altri. Con questo non dico che esistano in assoluto alimenti scadenti o da evitare, può succedere tranquillamente che prodotti di sottomarca abbiano effettivamente una qualità superiore rispetto ad altri ben più noti, tuttavia questo in quanti casi capita?
    Io resto convinto che quando entra in gioco la salute, perchè di salute si sta parlando, non si dovrebbe badare a spese e anche se non avremo MAI e poi MAI la certezza sulla qualità di quello che mangiamo il rischio di intossicazione potrebbe abbassarsi se consumassimo effettivamente cibi che sulla carta ci offrono maggiori garanzie.

    Poi in questo caso particolare il problema non è "a monte" ma probabilmente trova spiegazione nel modo in cui le mozzarelle sono state trattate e lavorate
    Ultima modifica di User_del85404; 28-06-2010 alle 04:16 PM

  4. #4
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    Paolo, ti ripeto una cosa: il prezzo di un prodotto non ne indica l'effettiva qualità. In particolare in campo alimentare, perchè?

    Dipende da:

    1- Materie prime;

    2- Costi di produzione: manodopera, manutenzione, consumi energetici, spese generiche, ecc...

    Se da una parte è vero che maggior prezzo di materie prime può significare maggiore qualità, dall'altra parte minori spese di produzione ne determinano il prezzo unitario in maniera decisiva. Quindi la LAND, può acquistare latte 2€/lt e vendere mozzarelle da 250gr a 3.50€ a parità della SANTA LUCIA che magari le vende a 5.40€. Parliamo della stessa quantità e qualità di latte (materia prima), quindi cosa fa la differenza? I costi di produzione, perchè LAND e SANTA LUCIA hanno strategie diverse d'investimento! La prima vuole consolidare i propri ricavi nella maniera che ha detto Branco, la seconda essendo già italiana vuole consolidarne il marchio, viceversa funzionerebbe se SANTA LUCIA andasse a vendere in Germania. Non si tratta di Import/Export, bensì di una diversa strategia d'investimento che porterebbe in entrambi i casi a diversi obiettivi nella forma, ma uguale sostanza: il ricavo!
    Vivi come se tu dovessi morire subito. Pensa come se tu non dovessi morire mai!

  5. #5
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    Beh ma è ovvio che con la stessa materia prima la qualità dovrebbe essere teoricamente uguale (cosa non vera visto che se poi nelle fabbriche vengono a mancare norme igeniche succede quello che succede) e quindi è anche da "stolti"comprare quello che costa più. Ma io sto parlando di prodotti con materia prima differente (e credo che il latte usato dalla santa lucia e dalla land sia diverso), e mi sto riferendo al semplie costo che ha la materia prima, non a quello che viene aggiunto dopo. Il problema vero è che il consumatore non conoscerà mai l'effettivo costo del latte, non potrà mai sapere come una mozzarella, nel nostro caso, viene lavorata, se sono davvero rispettate le norme igeniche, se il latte è effettivamente di buona qualità (per i motivi che ho ricordato nel post precedente)

  6. #6
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    Partiamo dall'assunto che il latte NON PUO' avere discrepanze di prezzo alla fonte. Proprio per questo esistono le famose "quote latte", appunto per mantenerne stabile il prezzo.
    Già, ma che prezzo?
    Da fame, come per il grano.
    Il produttore di latte non ci porta a casa il pane la sera, ed è per questo che cerca in tutti i modi di trovare altre fonti di guadagno (vedi distributori di latte fresco, ecc...).
    Quindi se diamo per certo che i produttori (tutti) pagano il latte allo stesso prezzo, la differenza di costo allo scaffale è tutta nell'investimento pubblicitario, nel rafforzamento del marchio, nella manutenzione degli impianti e dei processi produttivi.
    Non stiamo parlando di prodotti come l'abbigliamento o le scarpe, che hanno un prezzo maggiore o minore anche in proporzione all'innovazione dei modelli e dei processi produttivi.
    Qui stiamo parlando di un prodotto che quello è, e quello rimane: latte, sale e caglio. Punto.
    Non c'è la moda a spingere in alto il prezzo, non c'è il restyling di un modello, non c'è marketing che fa leva sulle tendenze del modello.
    Qui il prezzo lo fa chi compera: se comperiamo Santa Lucia, Vallelata, Pinco Pallino, è logico che i prezzi saranno più alti.
    Un'ultima cosa: guardate le confezioni della Santa Lucia. Alcune mandate sono prodotte in Italia, altre in Slovacchia. Santa Lucia=prodotto italiano??? Mah.
    Granarolo produce in 3 diversi stabilimenti, tutti italiani.
    Uno è nella propria sede, uno è quello di Usmate Velate che dicevo poco sopra, e l'ultimo è quello di Resana (TV) che dicevo anch'esso poco sopra.
    Notato niente di strano? Gli stessi stabilimenti che poi vediamo marchiati "Land" da qualche parte.
    Ultima modifica di user_del87452; 29-06-2010 alle 08:58 PM

  7. #7
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    Già... In fin dei conti marchio diverso non vuol dire necessariamente prodotto diverso, anzi il più delle volte è lo stesso solo che, per varie ragioni, viene fatta percepire a noi clienti come se fosse diverso (giusto per citare un altro esempio: l'acqua). L'unico modo, poi, per essere sicuri della qualità di quello che mangiamo è di produrcelo per conto nostro rispettando tutte le normative con prodotti di qualità conosciuta altrimenti non ce ne sono di balle: non possiamo avere al 100% la certezza di quello che mangiamo sia che costi 0,01€ sia che costi 100€, ovviamente il prezzo è una delle POCHE discriminanti che noi abbiamo a disposizione per scegliere un prodotto piuttosto che un altro, ma sicuramente non è sufficiente.

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da Branco80 Visualizza Messaggio
    Già, ma che prezzo?
    Da fame, come per il grano.
    Ed in effetti con la scusa della Russia (chissà mai quanto grano importiamo da là...) i prezzi del grano sono in vista di aumenti.
    Se non ci fosse stata la Russia ci sarebbe stata un'altra scusa.
    Ma tanto lo sapevo.

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da Paoloqwee Visualizza Messaggio
    Il problema vero è che il consumatore non conoscerà mai l'effettivo costo del latte

    30 centesimi al litro.
    In ITALIA ( non in germania olanda o uruguay ) le mucche un tempo producevano 10-15 litri di latte al giorno.
    Oggi, per poter sopportare questo prezzo ridicolo, le aziende hanno via via rimpiazzato le mucche con una sorta di 50special truccata con un motore del cbr600. producono dai 40 ai 60 litri di latte al giorno, e le fanno ingozzare e mangiare "in un certo modo" per massimizzare. Qualita'.....

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Due parole . . .
Siamo nati nel 1999 sul Freeweb. Abbiamo avuto alti e bassi, ma come recita il motto No Pain, No Gain, ci siamo sempre rialzati. Abbiamo collaborato con quella che al tempo era superEva del gruppo Dada Spa con le nostre Guide al Bodybuilding e al Fitness, abbiamo avuto collaborazioni internazionali, ad esempio con la reginetta dell’Olympia Monica Brant, siamo stati uno dei primi forum italiani dedicati al bodybuilding , abbiamo inaugurato la fiera èFitness con gli amici Luigi Colbax e Vania Villa e molto altro . . . parafrasando un celebre motto . . . di ghisa sotto i ponti ne è passata! ma siamo ancora qui e ci resteremo per molto tempo ancora. Grazie per aver scelto BBHomePage.com
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