Quoto sajan, altrimenti sembra che davvero nessuno ti ha detto niente sul tuo allenamento e qui son tutti dei messia §83Originally posted by Sajan
Ti riporto quanto già detto in altre occasioni, in relazione ad un principainte:
Il primo consiglio che mi sento di dare è quello di trovare una palestra con personale all'altezza. Si confonde spesso il titolare al 99% anche l'istruttore unico della palestra, con il Personal Trainer, come la persona addetta all'elaborazione dei programmi d'allenamento al dettaglio, spesso usciti da qualche software pre-compilato, il che è tutto dire...che ci dovrebbe seguire e far progredire nei limiti del possibile.
In realtà questo è un discorso già affrontato in diverse occasioni, istruttore (proprietario) e Personal Trainer sono due figure completamente differenti, in quanto il secondo, a pagamento, sarà la persona preparata (si spera) che vi seguirà passo passo, ed elaborerà per voi le migliori (nel possibile e si spera) strategie alimentari e relative al training.
In realtà non tutti hanno un PT, non tutti possono permetterselo, non tutti ne trovano uno all'altezza, ed il proprietario-istruttore può solo introdurvi alle basi della palestra, nel senso che vi mostrerà le varie macchine, i vari esercizi e nient'altro....
Gli esercizi vanno assolutamente eseguiti con una tecnica perfetta per cui sopratutto all'inizio e non solo è necessaria la guida di una persona esperta che possa non solo insegnarvi e seguirvi, ma farvi notare difetti di norma che normalmente da soli non siamo in grado di valutare ma nel 90% dei casi ci sono. Il peso inoltre svolge una componente psicologica fondamentale e pericolosa nei neofiti, classica la foga di voler sollevare tutta la palestra pavimento compreso.....il peso è un MEZZO e NON il fine ultimo dell'allenamento, quindi non è importante che tu riesca a sollevare 100 Kg alla panca (esempio ipotetico), quando con un simile carico utilizzeresti una tecnica poco ortodossa, sposteresti il carico allenante su muscoli diversi dai pettorali, in misura maggiore su deltoidi e tricipiti per evitare che la forza di gravità faccia sì che il collo diventi tutt'uno con l'imbottitura della panca....rischieresti degli infortuni a lungo andare con microtraumi che si accumulerebbero inesorabilemente....ed il tutto inoltre sarebbe inutile ai fini dell'esercizio, perchè quello che si va a cercare è il miglior STIMOLO allenante al fine dell'ipertrofia muscolare e la qualità della contrazione.... ( se ne è già parlato, magari questi concetti ti suonano come nuovi). Questo è fondamentale a prescindere dalla programmazione in se, anzi vanno di pari passo, ricorda sempre l'importanza dell'ESECUZIONE e della QUALITA' della contrazione estremizzata da Mentzer nel concetto della monoserie ad esaurimento (apro una piccola parentesi su questo punto per dare maggio forza al discorso: Il volume e l'intensità sono parti inscindibili del discorso, ma comunque sia l'accento deve essere sempre puntato sulla qualità del lavoro, dello stimolo alla crescita, e della qualità della contrazione, tutti discorsi di cui si parlava in altre occasioni ed anche ultimamente a proposito dell' isolamento muscolare non inteso come esecuzione di esercizi complementari, intesa come capacità di isolare il muscolo durante l'esecuzione di un dato esercizo - tornando all'esempio precedente per un neofita nella panca piana con bilanciere spingerà con i tricipiti e con i deltoidi piuttosto che con i pettorali, proprio perchè difficilmente sarà in grado di fa cadere il lavoro su tale distretto muscolare - Ed infatti in altre occasioni si è citato Mentzer così come si è discusso del fatto se l'esaurimento muscolare fosse sempre e comunque necessario e se lo stesso dovesse sempre essere applicato in ogni serie (Vedi link citati all'inzio del thread sull'esaurimento), e che in certe occasioni fosse possibile cercare questo stimolo, questa qualità della contrazione anche in 1 sola serie allenante, il che portò molti ed ancora oggi avviene a credere che l'HD sia da considerare come il training sviluppato nella mono-serie ad esaurimento....in parte può essere vero: se è possibile imporre tali stimolo in un'unica serie, qual'è il motivo di ripetere la stessa serie più volte? è come l'esempio del grande IronMike fatto con l'elettricità: quando entro in una stanza buia, la prima cosa che farò è accendere la luce tramite l'interruttore....una volta che questa è accesa, basta, ho ottenuto il mio obiettivo, illuminare la stanza....non avrebbe senso che io cominciassi a premere l'interruttore più volte accendendo e spengnendo la luce....Però considerato che non tutti sono in grado di cercare questo stimolo, di trovare una qualità della contrazione ottimale, sopratutto i principianti, allora la componente volume trova la sua giusta collocazione e qui si allaccia il discorso volume-intensità-cedimento già sviluppato, come i possibili cicli di cui si parlò al tempo, e sopratutto come disse 4ca "qui si confonde l'intensita con lo sfinimento.........stanchezza nn e sinonimo d'intensita altrimenti uno che fa una maratona farebbe un lavoro intenso il che nn corrispnde........") e qui chiudo la breve parentesi.
E' inoltre fondamentale il riscaldamento. Se riprendendo l'esempio precedente tu sia in grado di applicare quanto descritto con un carico di 50 Kg, non ha senso partire da questo carico, ma è necessario eseguire delle serie con un carico minore, prima di affrontare quelle impegnative, anche per una maggiore "oleazione" tramite il liquido sinoviale. delle articolazioni.
In un giunto sano, la cartilagine svolge due funzioni: agisce come ammortizzatore per ridurre l'impatto sulle ossa e fornendo contemporaneamente una superficie che serve da "frizione" per un movimento dell'articolazione che sia regolare, morbido e indolore. Quando esercitiamo un sovraccarico di peso o stress meccanici sulle articolazioni, la cartilagine spreme il liquido sinoviale, una sostanza oleosa prodotta dalla membrana sinoviale, dentro la capsula sinoviale. Quando la pressione è allentata, la cartilagine assorbe il liquido sinoviale come una spugna. E' questo flusso e riflusso nutritivo che fa da cuscinetto e lubrifica ogni movimento che facciamo.
Come tutti gli altri tessuti connettivi dell'organismo, anche la cartilagine articolare è un materiale vivo e dinamico. In pratica è costantemente demolita e rimpiazzata. Nelle persone sane c'è un equilibrio fra la distruzione del vecchio tessuto e la sintesi di uno nuovo. Se invece la cartilagine viene distrutta più velocemente rispetto al tempo impiegato dall' organismo a sostituirla, allora si sviluppa l'osteoartrite.
Cmq dipende anche da che tipo di allenamento tu stia seguendo. Essendo un novizio sarebbero da evitare tutti quei esercizi multi-articolari ed eseguiti con pesi liberi per diverse ragioni: esercizi come squat, stacchi e via dicendo non sono l'ideale per un principiante che non conosce la corretta tecnica, il suo apparato scheleterico, muscolare e nervoso non è ancora pronto ad affrontare la dinamica dell'esercizo indipendentemente dal peso usato, si rischierebbero degli infortuni ed un maggior carico di lavoro sui gruppi muscolari stabilizzatori e non su quelli direttamente interessatii, non sarebbero cmq di molto aiuto, considerando che all'inzio tutto può andare bene e si dovrebbe puntare sulle macchine e segli esercizi d'isolamento, in grado anche di far comprendere la QUALITA' della contrazione e lo stimolo (nell'esempio di prima, un principiante riesce sentire i pettorali lavorare più alla pectoral machine che con un bilanciere su panca - entrano in gioco in misura maggiore ancora troppo, tricipiti e deltoidi e non è in grado di isolare il muscolo) non si dovrebbero utilizzare tecniche d'intensità particolari (super-serie, set giganti, pre-esaurimento, rest-pause, allenamenti eccentrici, ripetizoni forzate, ripetzioni negative.....) ma nenche raggiungere il cedimento muscolare che non avrebbe senso in questo frangente, e le ripetzioni dovrebbero essere medio-alte anche per la possibilià di "tirarsi fuori" dall'esercizio stesso in casi di necessità e pericolo, le pause basse per un primo ricondizonamento cardiovascolare.



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