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Discussione: La sfida

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  1. #1
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    Ciao Ale ! Benvenuto su BBH !

  2. #2
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    Predefinito La sfida - Parte seconda

    Puncianov dichiarò un’entrata allo squat di 650 Kg. Tatticamente, Wackosky fece due calcoli, che comprendevano l’ascendente dell’allenatore (segno zodiacale del porcello), la data della prima comunione, sottraendo settanta e sommando 10, dichiarò 652,5.

    Al riscaldamento, il team di Puncianov stava già operando: i bagliori della fiamma ossidrica e le nuvole di borotalco ne impedivano la vista. I rack erano stati rinforzati con sbarre al titanio, appositamente preparate dalla Butox Inc.di Palo Alto. Wackosky si nutriva con una colata di miele preso direttamente da due alveari (le api ronzavano incazzate, ma nulla potevano contro le fiatate dovute alla frittata con le cipolle, consueto pasto pre Work Out), Puncianov si stava stringendo le fasce ed il corpetto aiutandosi con pinze da maniscalco e frese al vanadio.

    Vennero chiamati in pedana. Il silenzio calò irreale.

    Wackosky, fasciato dentro il corpetto appositamente costruito per l’occasione, con la scritta "Da Rocco - integratori di giornata" per le sponsorizzazioni, affrontò il bilanciere e cominciò a prenderlo a capocciate come rito propiziatorio, ma fu fermato quando cominciò a deformarlo sensibilmente. Il bilanciere fu prontamente sostituito e la gara ricominciò dopo questa piccola interruzione. Al comando di Squat, Wackosky emise il caratteristico soffio mantra per mantere la pressione intraddominale (conoscendo questa particolarità, tutte le suppellettivi, tavoli, sedie ed arbitri erano stati zavorrati per evitarne il rotolamento), si piegò, effettuò un’accosciata perfetta e prese il rimbalzo delle fasce. Il problema fu aiutarlo a mettere il bilanciere sul rack nonostante gli spotter fossero dotati di bracci meccanobionici.

    Fu il turno di Puncianov: si scostò la coda, frustando anche uno spettatore che non lo stava incitando, cominciò ad applaudire ritmicamente ed emise il suo famoso urlo di guerra che sostanzialmente era un mix fra il latrato di un cane, il lamento di un gorilla in calore e una vasca di decantazione liquami disotturata. Alcuni spettatori svennero, altri furono colti da delirium tremens, la maggioranza tuttavia rimase incantata dallo sguardo da Charles Bronson del russo. Puncianov si sistemò sotto il bilanciere, attese il comando e si posizionò. La velocità di discesa fu stimata in 0,5 mm al secondo, infatti alcuni arbitri si addormentarono. Quella di risalita era pari a più di 700 m/s tant’è che ci fu un big bang e una fiammata. L’alzata fu giudicata regolare, mentre la pedana, che aveva nel mentre preso fuoco, dovette essere sostituita.

    Wackosky, intanto, stava calzando la maglia da panca, aiutato dall’allenatore. Il problema era dovuta all’insensibilità provocata: le vene dell’avambraccio pulsavano così forte che il loro rumore copriva ampiamente le casse acustiche dell’impianto audio. Il capo pedana croato che si alzò dicendo "Možete li mi pokazati na mapi ?" (che corrisponde più o meno a "Ma che ***** è ’sto rumore ?") dovette sottoporsi ad un successivo delicato intervento chirurgico di sostituzione timpani.

    Quando Wackosky si accomodò sulla panca, la panca gemette sinistramente, nonostante le barre di rinforzo. E mentre l’atleta impugnò il bilanciere caricato con 653.17 Kg. (1440 lbs.) disse la sua famosa frase "resçe asciom!" che, in antica lingua polacca, da cui si denotavano le sue origini, significa "facimme ‘npress, che tengo famm". Dopo circa dieci minuti di fermo al petto, i giudici cominciarono ad agitarsi. Scoprirono infatti che Wackosky si era addormentato e dopo numerosi stimoli per svegliarlo fra i quali anche scudisciate sui malleoli, Wackosky si asciugò il rivolo di saliva cristallizzata dal labbro destro e lanciò il bilanciere verso l’alto. Il problema è che ruppe dieci lampade di illuminazione stradale, uccise uno stormo di rondini in migrazione invernale ed interferì con il lancio del satellite ESA dalla Guyana. La sostituzione del bilanciere venne stavolta addebita allo statunitense, pagabile in 160 comode rate mensili.

    Venne il turno di Puncianov. Il russo si muoveva come un automa, calzato com’era dentro la maglia. Quando si sistemò sulla panca avvenne l’irreparabile: la chiappa destra si sgonfiò irrimediabilmente, emettendo un fischio simile al F15 in picchiata sul ponte della Saratoga. Anche in questo caso, la gara fu sospesa per permettere al Team Ferrari, all’erta per queste apposite occasioni, di riparare Puncianov, rigonfiandolo alla pressione corretta, cioè 2 atm. davanti e 3 dietro (per i bagagli). Il russo eseguì un’alzata da manuale ma non ebbe la soddisfazione di vedere omologato il proprio PR perché, nell’alzarsi, azzannò il bilanciere, portandone via una porzione da due Kg. esatti.

    Entrambi gli atleti erano appaiati, separati da pochi punti di Wilks. Allora, Wackosky iniziò a fischiettare per innervosire il russo. Puncianov, che si stava scaldando per lo stacco, roteò la coda infrangendo i vetri antiproiettile di una banca limitrofa e decise di entrare puntando il tutto per tutto sulla prima alzata, cioè 1200 Kg. Wackosky, preso in contropiede, fustigò il proprio allenatore, costringendolo a correggere il proprio bigliettino con un’entrata di 2000 Kg. Puncianov, per non essere da meno, aumentò l’entrata di 2,5 Kg. Via via, le squadre dei due atleti, terminando ben presto i bigliettini, iniziarono ad incidere panche, sedie e scrivanie dei giudici con punteruoli a mo’ di Braille. Quando il tempo terminò, le due alzate erano 6550 e 7000, rispettivamente.

    Wackosky entrò in pedana concentratissimo. Alzò i 6550 Kg. Poi rientrò pallidissimo, si estrasse un polmone dal naso, vomitò un intero caricatore di pasta e fagioli e gli esplose il cinto erniario, uccidendo all’istante alcuni spettatori dell’ultima fila.
    Puncianov, per niente intimorito, impugnò il bilanciere. Si sentì, in quell’istante, lo sfrigolio dell’acciaio fuso ed alzò. Purtroppo la presa della mano destra cedette con curioso odore di carne bruciata ed il bilanciere crollò con violenza tale sul pavimento che la Federazione, dopo alcuni rilievi speleologici, ne sospese il recupero dopo circa sei mesi.

  3. #3
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    ahahah zione, devi infilarci anche udovich a sto punto!
    Una volta ci si faceva il culo per vivere, ora è la vita a esser presa per il culo! [Heerokeem]

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Siamo nati nel 1999 sul Freeweb. Abbiamo avuto alti e bassi, ma come recita il motto No Pain, No Gain, ci siamo sempre rialzati. Abbiamo collaborato con quella che al tempo era superEva del gruppo Dada Spa con le nostre Guide al Bodybuilding e al Fitness, abbiamo avuto collaborazioni internazionali, ad esempio con la reginetta dell’Olympia Monica Brant, siamo stati uno dei primi forum italiani dedicati al bodybuilding , abbiamo inaugurato la fiera èFitness con gli amici Luigi Colbax e Vania Villa e molto altro . . . parafrasando un celebre motto . . . di ghisa sotto i ponti ne è passata! ma siamo ancora qui e ci resteremo per molto tempo ancora. Grazie per aver scelto BBHomePage.com
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