Danni alla salute
La Coca-Cola è stata accusata di provocare danni alla salute, anche perché, fra i suoi ingredienti, figurano la
caffeina ed elevate quantità di
zucchero. A causa delle forti dosi di caffeina e di zuccheri semplici (soprattutto
caramello), è una bevanda eccitante e molto calorica. L'azienda si difende affermando che la quantità di zuccheri semplici che contiene il suo prodotto è paragonabile a quella di
succhi di frutta o altre bevande estive.
Nella versione senza zucchero, come la maggior parte di altre bevande commercializzate, viene usato come dolcificante
aspartame, sostanza che, secondo alcuni studi, sarebbe potenzialmente tossica o
cancerogena[8]. Inoltre, la miscela di
acido fosforico e aspartame è ritenuta fonte di effetti dannosi sul
sistema nervoso. La Coca-Cola contiene acido fosforico in una concentrazione di 325 mg/l, che le conferisce caratteristica di
corrosività, avendo un valore di
pH (circa 2,4) compreso tra quello dell'
acido gastrico (pH 1,5) e quello dell'
aceto (pH 3,0); inoltre l'acido fosforico lega il
calcio, il
magnesio e lo
zinco nell'
intestino diminuendone così il loro assorbimento; in particolare si rischia un'eccessiva perdita di calcio, in quanto vi è anche un'aumentata
escrezione urinaria dovuta alle elevate dosi di zucchero presenti nella bevanda. Infine, si sospetta che la bevanda possa creare effetti di
dipendenza, dubbio che la The Coca-Cola Company stessa non ha mai contribuito a sciogliere, avendo sempre mantenuto il riserbo sull'elenco degli ingredienti, appellandosi al diritto di protezione del segreto industriale. Tra le motivazioni addotte dell'azienda, quella che gli ingredienti sono già, per legge, presenti in etichetta, anche se non è resa pubblica, dal momento che la legge non lo richiede, l'esatta composizione delle sostanze
aromatizzanti che vengono invece comprese sotto la generica indicazione di legge di "aromi naturali".
Nel maggio
2006, lo stato della
California ha accusato la The Coca-Cola Company di aver importato dal
Messico e distribuito per almeno quattro anni bottiglie con alto contenuto di
piombo nella vernice delle etichette.
[9] L'azienda ha respinto le accuse, a differenza della
Pepsi che a un'accusa analoga risalente ad alcune settimane prima preferì pagare una multa da 2,25 milioni di dollari e ritirare dal mercato le confezioni sospette.
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