Ti spieghi benissimo. Ho alle spalle venti e più anni di sport “di periferia” fatto di persone con generosità e passione al limite del masochismo, di viaggi con due lire e di collette per comprare l’attrezzatura.
Li conosco bene “quelli” che non navigano nell’oro (per usare un eufemismo) ma si “scordano” di riscuotere le quote mensili con chi è in difficoltà o che si svegliano alle cinque del mattino per un allenamento a cui seguiranno dieci ore di cantiere e poi un altro allenamento.
Alcuni di questi pazzi mi onorano della loro amicizia ma onestamente son sempre stati riferimenti troppo gravosi, per me almeno.
Chi vive lo sport con passione, ironia e leggerezza tra i mille impegni del lavoro e della famiglia è certamente un modello meno inarrivabile a cui aspirare.
Leggo, nei limiti del possibile, diversi diari e so bene che in questo forum ce ne son parecchi cosi.
Tu ai miei occhi sei uno di questi.
(non mi far aggiunger altro o ad un’eventuale accusa di piaggeria farei fatica a difendermi)
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