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Discussione: Corsa...ma non in fascia lipo

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  1. #1
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    ti capisco, io nn so se riuscirei a fare ancora come due anni fa'!....100 gr di carbo effettivamente sono gia' bassi...
    come ti ho scritto ieri io li toglievo a giorni alterni all inizio, per poi aggiungere un giorno in piu' di scarico ogni due sett.
    es. prima sett e seconda: 1 giorno senza carbo / uno con.
    ...terza e quarta: 2 giorni senza/ uno con
    e avanti cosi' fino a 4 /1....alla fine stavo uscendo con il cervello!!!!
    prova a variare l allenamento, una sett. in un modo, la seguente lo modifichi...gioca con intensita'/volume..

  2. #2
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    Oggi provo a correre con il 3+1, 3 minuti a jogging leggere ed 1 veloce.


  3. #3
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    poniamo un età di 20 anni
    se si corre dai 150 ai 160 bpm si tocca/supera la fascia lipolitica (a 150 si è dentro, 160 la si supera di 10 bpm) quindi non siamo lontani da questa fascia.
    calcoli semplici: frequenza max: 220-età=200
    fascia lipo: 65-75% massimale
    entro l'80% dei bpm siamo ancora in zona aerobica. correre superando questa soglia è più difficile in quanto, come ben sapete, l'apporto di ossigeno diviene inferiore alla richiesta della macchina/corpo. quindi se tutti, dopo un poco di pratica possiamo tenere 50min di aerobica, 50 minuti di anaerobico sono impossibili, in quanto senza ossigene il muscolo non lavora. anche tenendo conto che eseguendo un lavoro di scatti i primi metri il corpo utilizza come motore la fosfocreatina muscolare (i primi 30 e quindi il 30% del totale su 100 metri) che si ricarica dopo circa 2min.
    continuo a ritenere dunque, anche sulla base dell'esperienza paersonale, che per chi volesse perder peso è più indicato lavorare in fascia aerobica

    (fonte wikiepedia)
    -Fonte aerobica di energia L'organismo umano in condizioni normali per la ricarica dell' ATP utilizza l'energia che si libera bruciando il gglucosio di cui esso si rifornisce con gli zuccheri e gli acidi grassi provenienti dai lipidi, entrambi contenuti negli alimenti.
    Perché avvenga una combustione sono necessari due elementi:
    I combustibili principalmente utilizzati dall' organismo in una prestazione sportiva sono appunto il glucosio e gli acidi grassi, mentre il comburente è l'ossigeno.
    Il glucosio contenuto negli alimenti viene assimilato, trasportato dal sangue fino a distribuirsi nelle cellule muscolari e nel fegato dove si deposita sotto forma di glicogeno. L'ossigeno viene assunto dall' aria nella fase inspiratoria della respirazione. Attraverso i successivi passaggi viene captato dal sangue arterioso che lo immette nell' apparato cardiocircolatorio(cuore, arterie, capillari) e provvede a trasportarlo fino alle cellule muscolari dove trova il glucosio. A sua volta il glucosio attraverso successivi passaggi si trasforma in un primo tempo in acido piruvico e successivamente in acetilcoenzima (A). Anche gli acidi grassi, dopo successivi passaggi, si trasformano in aceticoenzima (A). Quest'ultimo a contatto con l'ossigeno, subisce una combustione dalla quale si libera energia per la resintesi dell' ATP, anidre carbonica e acqua.
    Questo processo di produzione e di erogazione di energia si verifica non solo durante le condizioni normali di vita ma, in particolar modo, durante prestazioni atletiche prolungate nel tempo ma di debole intensità quali le corse di fondo, la maratona, la marcia.

    Fonti anaerobiche di energia Quando le gare in genere quelle di atletica leggera sono più brevi, e più veloci, il processo aerobico, non è sufficiente a dare in breve tempo la quantità di energia richiesta. L'organismo umano è nella condizione di non poter far ricorso al solo processo aerobico. Provvede allora a mettere in moto un altro meccanismo, col quale, attraverso fasi successive, si ottiene energia a pronto impiego trasformando il glucosio in una sostanza chiamata acido lattico. Esso è dovuto al glucosio che, come nella prima fase del processo aerobico, si trasforma in acido piruvico. A questo punto, trattandosi di sforzi molto intensi, l'ossigeno non può essere utilizzato completamente e una parte o tutta dell' acido piruvico, ad opera di un enzima (lattico deidrogenasi), si trasforma in acido lattico, il quale essendo tossico, non può accumularsi nel sangue in percentuali troppo elevate, comunque sufficienti a permettere una prestazione molto intensa della durata di circa 50 secondi (es. 400 metri). Questo processo che avviene in caso di insufficienza d' ossigeno per la combustione del glucosio, è chiamato processo anaerobico lattacido.
    I due processi (aerobico e anaerobico) avvengono entrambi all'interno della cellula muscolare.
    (wiki)
    --------------------------------------------------------------

    Dopo circa 8 secondi lo sforzo anaerobico alattacido, diviene lattacido: la glicolisi continua usando il glucosio liberato dal glicogeno muscolare, ma l'acido piruvico che si forma non diviene acetil-CoA ma acido lattico che si accumula e da la sensazione di stanchezza muscolare. in seguito, quando l'ossigeno ritorna sufficiente, l'acido lattico viene ritradformato in acido piruvico che verrà utilizzato per risintetizzare nuovo glicogeno

    [SIZE=1]CH3 NADH---->NAD+H
    [SIZE=1]C=O-------------------------->
    C=O C3H6O3 SIZE=1](acido piruvico) (acido lattico)

    è dunque impossibile allenarsi per perder peso in fascia anaerobica
    in fasicia aerobica invece consumati gli zuccheri nel sangue si vanno ad intaccare (grazie al metadone) l'adipe(grassi) che scomposti in glicerolo(demolito grazie decadimento degli elettroni a livello di CoQ) e acidi frassi che vengono inseriti nel ciclo di Krebs divisi in frammenti di carbonio e fatti passare come acetil-CoA con la trsformazione di 1 molec di ATP in ADP (ed è ciò che accade in metabolica).

    messa in modo più chiaro da Somo
    https://www.bbhomepage.com/forum/showthread.php?t=12107


    Ultima modifica di macs7; 23-11-2008 alle 02:32 PM

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