Quello che tu dici è sicuramente corretto ed il fatto che te sia reso conto sin dai primi mesi di allenamento ti fa onore.
Senz'altro hai optato per il migliore approccio nei confronti del nostro sport, ossia allenarsi pensando a cosa si sta facendo senza seguire indistintamente gli impulsi dettati dal momento.
Che l'ipertrofia sia un effetto multifattoriale è una cosa ormai accertata; essa viene stimolata attraverso differenti modalità che, fondendosi, determinano la crescita muscolare:
Potremmo fornire uno schema di questo tipo che, pur semplificando il problema, non cade nell'errore di banalizzarlo troppo:
a) Fattore energetico -----> Esaurimento del pool dei fosfati
b) Fattore ormonale -------> Stimolo al rilascio del GH attraveso l'innalzamento del livello dell'acidità locale
c) Fattore biochimico -----> Stimolo alla produzione delle cellule satellite (IFG-1)
Questi tre punti, a cui ho dato un nome di massima, racchiudono l'essenza delle diverse tipologie di stimolo necessarie ad ottimizzare la spinta ipertrofica sfruttandone tutte le peculiarità.
Il problema nasce se si considera che, per stimolare al massimo il fattore a), occorre limitare l'insorgere di b)...quindi è difficile ottenere i massimi risultati da tutte e tre le componenti in una singola fase allenante.
D'altra parte anche la misurazione dell'intensità sarà differenziata in a), b) e c) essendo differenti i fattori fisiologici da stressare.
Cercherò di portare avanti il discorso per gradi per non rischiare di fare ancor più confusione di quella che già esiste...
Per quanto concerne le stem-cell e le split-cell, ti sorpenderesti se ti dicessi di non conoscerle?
Se mi spieghi di cosa si tratta potrei anche provare a darti un mio giudizio.
Ciao Luca.
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