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Discussione: Il Corpo. la risposta alla nostra societa' (un thread per uomini e donne)

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  1. #1
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    lukenadal, non credo che i BB siano trogloditi, spero non sia trasparito questo! il mio "stupore" era piu che altro dovuto dall'aspettativa di un forum di BB dove gli argomenti sono sempre e solo quelli della pratica sportiva... non mi sognerei MAI di considerare troglodita qualcuno che non conosco basandomi su un pregiudizio! tutt'altro, parto dal presupposto che le persone sono sempre piu profonde di quanto si pensi, ciascuno di noi è un piccolo mondo da esplorare, basta liberarsi dai propri pregiudizi e buttarsi a farlo.
    ti dirò di piu. ho scoperto in questi quasi 2 anni di pesi che in realtà nel mondo della palestra c'è uno spettro di personalità che tende verso gli estremi della gaussiana. estremizzando un po, diciamo che trovi il meglio e il peggio. avendo fatto sport per tanto tempo poi so bene che chi si impegna con dedizione a qualcosa ha sempre molto da dire e da dare. perciò non vorrei che quanto ho scritto passi come un giudizio eh! era una constatazione amichevole di un mio errato pregiudizio (a cui razionalmente non credevo, ma gli istinti animali sono istinti, appunto).
    io ho fatto economia, ho qualche reminiscenza di sociologia e una passione smodata per la filosofia! perciò argomenti come questo mi fanno sguazzare come un pesce nell'acqua

    uberfranz sottoscriverei tutto quel che hai scritto. l'unico punto su cui non sono daccordo è la possibilità. secondo me le possibilità di scelta oggi sono infinitamente minori di un tempo. non prendo come riferimento l'estremo della società rurale di un secolo fa naturalmente (non avrebbe senso), prendo come riferimento l'inizio del secolo scorso e ancor piu la sua parte centrale. io credo che il bombardamento di "possibili" sclete di oggi porti ad una paralisi nel seguirne una. è vero che i miei nonni avevano meno scelte, ma proprio per questo forse riuscivano meglio a decidere di prenderne una. oggi un bambino e cresce sapendo di avere "teoricamente" la possibilità di essere qualunque cosa: un atleta, un attore, un medico, un prete, un musicista, un politico, tutto quel che vuole. secondo me questo, unito ad uno stato di torpore che è conseguenza di uno sviluppo emotivo ritardato (perchè siamo piu protetti, coccolati, ecc.) porta alla non-scelta, ad integrarsi in un percorso lungo una strada che è difficile scegliere (per scegliere intendo, sentire propria) realmente.

    giusto per citare qualcuno, Amartya Sen che è un economista-sociologo indiano, definisce la libertà come la possibilità di scelta. nelle società povere manca libertà perchè non tutti sono liberi di poter scegliere (perchè mancano i basic needs, per rimanere alla piramide di sopra): un piccolo genio di matematica che lavora i campi in bangladesh non ha alcuna possibilità di sviluppare il proprio potenziale.
    la mia idea è che lo stesso si verifica quando le possibilità sono eccessive (posto che, naturalmente, non sono cosi stupido e nichilista da dire cose come si stava meglio quando si stava peggio): uno come noi, nel nostro mondo, ha talmente tante strade di fronte che è difficile associare una di queste al propio potenziale. detto in altro modo, il limite è quello di poter non scoprire mai qual'è il nostro potenziale perchè ne abbiamo troppi possibili tra cui scegliere. quindi manca la libertà di scelta, e ci si raggruma tutti in una specie di ammasso sostanzialmente uniforme in cui media e mediana coincidono, dove la scelta non viene mai fatta.

    allora perchè il culto del corpo diventa importante? perchè è facile. è la prima cosa che si vede, la prima scelta possibile. la meno faticosa per tentare una "scelta" intesa come emersione dalla massa. per buttar li un esempio: se io fossi un filosofo di spiccata genialità, farei fatica a farmi notare perchè "venirmi a scoprire" per quel che sono siginfica impegno e tempo da dedicare da parte degli "altri". la mia scelta sarebbe poco riconoscibile. al contrario, dedicarsi alla cura del corpo è una "scelta" visibile da tutti, non hanno bisogno di sforzarsi a scoprirmi ne di perdere troppo tempo per farlo... è immediata la percezione della mia scelta, e questo è confortante per me (perchè esprimo la mia scelta di "emersione") e per gli altri (che non hanno alcuna difficoltà a notarla).

    ciao!

  2. #2
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    in realta' siamo daccordo. quello che dico io e' che le scelte ora ci sono, e sono disponibili. un figlio di un operaio puo' diventare ingegnere se vuole. (e qui il discorso si amplia tantissimo...) quello che dico io e' quello che dici te quando parli della paralisi di fronte alle scelte. si' ci puo' essere anche una paralisi e puo' anche colpire una maggioranza, pero' le possibilita' ci sono. e per definire se stessi e' necessaroi fare scelte.
    i nostri nonni non potevano decidere se diventare un rockabilly, un punk, un metallaro, un rapper, un hip-hoper, un musicista di musica classica, un jazzista, e altre duemila subculture, le scelte erano poche e tutte dentro alcuni canoni. o zappavi il campo o nulla da mangiare. il fatto che ci siano piu' scelte ci fa mettere in gioco, e a volte ci paralizza, ma le scelte adesso ci sono e come.

    se la mettiamo in termini estremi possiamo dire che tutto cio' rispecchia anche la societa', dove per andare avanti bisogna sempre piu' specializzarsi, ma la gente si laurea al 10 anno di universita' se va bene e poi si ritrovano a 40 anni in casa di mamma che prepara il pranzo e la cena. altrimenti vogliono una moglie che sia la sostituta piu' il sesso.
    sviluppo zero.
    dipendenza massima.
    Una volta ci si faceva il culo per vivere, ora è la vita a esser presa per il culo! [Heerokeem]

  3. #3
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    ciao a tutti, rispolvero questo thread per scrivere un paio di cose (a breve) e anche soluzioni per non cadere in depressione dopo un infortunio o cose del genere. l'assenza dai pesi non influisce solo sul fisico, ma come la vedo io il fisico SONO io, quindi la mente ed il fisico/corpo sono una cosa sola.
    fra poco postero' delle piccole riflessioni che questa pausa (speriamo breve e passeggera) mi ha costretto a fare.
    vorrei/mi farebbe piacere anche che altre persone che hanno avuto problemi di salute piu' o meno gravi partecipassero, con reabilitazione, scadenze ma anche con punti interrogativi (mi potro' allenare di nuovo?) in particolare ci terrei alla presenza di Paolo e di Dark.
    ciao e a presto.
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  4. #4
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    ciao caro, non sono paolo o dark però un paio di volte mi è capitato di infortunarmi e dover limitare pesantemente l'attività fisica, è come se ti mancasse la dose di droga in effetti, sei nervoso, in astinenza etc..
    Però devi essere forte e trarre delle opportunità dagli ostacoli, per fare cose che magari non facevi, come attività aerobica o altri interessi che avevi trascurato.
    "Guardare i video di Coleman&Co per imparare la tecnica è come guardare i porno per fare educazione sessuale. Semplicemente non rispettano la realtà"

  5. #5
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    Ciao Luke
    direi che quello che dici e' giustissimo, ma vorrei fare delle riflessioni ulteriori.
    ovvero:

    1) perche' non posso allenarmi?
    2) cosa posso fare per limitare i danni dell'assenza
    3) chi sono io senza quello che mi piace di piu'?
    4) che cosa devo fare?

    inizio con il punto 1.

    perche' non posso allenarmi? ci possono essere diversi fattori, ma ognuno di loro modifica il proprio stato d'essere e come ci rapportiamo alla causa della nostra pausa forzata.

    perche' dico questo? perche' inconsciamente vogliamo sempre avere una scappatoia o una causa di quello che non va bene, e se riusciamo a incolpare qualcosa al di fuori di noi e' piu' facile sopravvivere a certi shock o insuccessi. esempio, se io faccio lo squat con 200kg, so benissimo che e' troppo, se mi succede qualcosa e' colpa mia, ed il coglio.ne sono io.

    se provo un massimale e lo spotter mi aiuta prima del tempo, mi fa deconcentrare, mi faccio male.. di chi e' la colpa?chi e' coglio.ne?

    se invece faccio le cose in regola ma mi succede qualcosa non e' colpa mia e allora si inizia a far girare le rotelle del cervello per capire cosa sia successo.

    un'altra opzione invece e' quando ti viene una mallattia o qualcosa che ti tiene lontano, totalmente esterna alle tue possibilita' di gestire la vita, un fulmine a ciel sereno, se e' un'influenza male di poco, si sa che in una o due settimane va via e poi si ricomincia.

    c'e' un pero'... se questo intoppo non e' un'influenza ma e' una cosa seria le cose cambiano. non si sa quando e se si tornera' a fare quello che ci piace, la colpa non si puo' dare a nessuno, non siamo piu' noi a giocare le nostre carte e non abbiamo piu' il controllo sulla nostra vita, una situazione di merd.a per dirla chiaramente. ecco questa e' la situazione piu' dura e difficile da superare e gestire. se si e' costretti a stare lontani da ogni tipo di attivita' fisica che ci piace e' ancora peggio.

    di solito si reagisce con chi ci sta intorno, le persone a noi piu' care, in famiglia, meno con gli amici e ancora meno gli altri, sono dei cerchi concentrici. la situazione pero' non e' delle piu' serene per nessuno, quando si sta male si diventa egoisti, le nostre energie e la nostra attenzione si incanalano tutte su quelle parti del corpo che non vanno bene e ne abbiamo poca per il resto.

    si puo' reagire in maniere diverse logicamente, ma quello che succede di solito e' che si acquisisce un comportamente introverso (ci si chiude in noi stessi---->depressione) o estroverso (rabbia----->ci si incazza contro il prossimo) o addirittura entrambi (per esempio comportamenti maniaco-depressivi e bipolari) in casi estremi. di solito quando siamo in quest'ultima fase non ci si accorge neanche di esserlo, perche' il comportamento e' contrassegnato proprio da alti e bassi.
    direi che per il punto uno puo' andare, ci sono delle precisioni da fare?
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  6. #6
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    No, Uber non c'e' molto da da aggiungere, se non che nel tuo caso specifico - che se non sbaglio si tratta di GERD - Gastro Esophageal Reflux Disease - proverei a sentire qualche altro specialista e poi proverei medicina alternativa, agopuntura, rimedi naturali. Insomma non mi darei per vinto alla prima diagnosi

  7. #7
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    grazie boro!
    arrendersi no, questo mai e poi mai, ho gia' in prospetto di operarmi se e' necessario, ma vorrei fare un discorso un po' generale
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