Allora, dopo i post di sopra paolo mi ha chiesto di approfondire l’argomento autostima, ed io lo faccio piu’ che volentieri
Cos’e’ l’autostima?
L’autostima.... cosa e’ questa cosa che e’ nella bocca di tutti ma nessuno sa definire???
logicamente non si puo' dare una definizione che comprenda tutto, le scienze umane non sono mai precise, pero' ci possiamo avviciare e possiamo provare ad analizzare l'autostima da diverse angolazioni.
Beh, in realta’ di definizioni ce ne sono migliaia, mai o mi atterro’ solo a due o tre di queste per non complicarci troppo la vita e per rendere il tutto un po’ piu’ digeribile, ma che vi faccia vedere la stessa cosa da angolazioni diverse.
La definizione che a me piace di piu’ e’ questa:
L’autostima e’ il rapporto tra le aspettative e le prestazioni.
Con una formula possiamo scriverla cosi’:
As=a/s
Carina no?
Bella concisa e compatta questa definizione non fa una piega.
Se io sono convinto di riuscire a fare qualcosa, di prendere un bel voto a scuola o di alzare 160kg di stacco e ci riesco questo va a influire sulla mia autostima, come va a influire se non ci riesco, ma il discorso qui si complica un po’, perche’ a questo punto sembra che l’autostima dipenda solo dall’individuo.
Ma attenzione, questo e’ in generale, non solo con i pesi o la scuola, ma in tutto, da quando si nasce a quando si muore, sempre e costantemente ci misuriamo, volenti o nolenti. Se le cose che siamo prefissati vanno bene si puo’ sviluppare una spirale positiva (e qui entriamo nella motivazione).
Se invece le cose non riescono secondo le nostre aspettative cosa succede?
Beh, qui ci sono tantissimi fattori.
Se succede una volta, ci incazziamo, ma la nostra autostima rimane intatta, se succede ripetute volte possiamo anche attribuire gli errori ad altre persone, quante volta abbiamo sentito: ”non sono io che non ho studiato, ma e’ il professore che mi odia e mi da dei bei votacci”... e’ un classico esempio.
Logico, se io mi alleno con Ironpaolo e lui mi dice che devo fare come minimo 180 di panca, mai o non ci riesco nemmeno lontanamente, questo mi spingera’ a dare la colpa a me che sono una sega, o a lui che vuole troppo da me... dai paolo dammi qualche annetto... 180 sono esagerati
Ma allora cos’e’ questa benedetta autostima????
Qui subentra un fattore importante, il fattore esterno: ”gli altri”
Come vi avevo gia’ detto prima e nell’altro post, l’autostima non e’ solamente una cosa che ci portiamo dietro e che sta nell’individuo, ma e’ anche un interazione con il nostro contesto/ambiente e la nostra societa’. Vedete la connessione con il corpo soggetto-oggetto?
Cosa significa questo? Che spesso e volentieri quello che e’ ritenuto come qualcosa di importante nella nostra societa’ o il contesto in cui viviamo (come la famiglia, gli amici, la palestra etc etc...) ci condiziona e condiziona la maniera in cui vediamo gli altri e noi stessi.
Si chiama ”confronto sociale”.
il confronto sociale
Questo va a incidere con la nostra autostima: se nel contesto in cui siamo avere bei voti a scuola e’ importante, o avere minimo 130 di panca e’ importante, questo si va a riflettere su di noi. Attenzione di nuovo, non scordatevi l’individuo, il soggetto pero’...
La nostra autostima verra’ incisa solo se queste cose sono importanti anche per noi!
Possiamo far entrare tutto quello che ho detto finora in una bella parolina che si chiama ”centralita’ psicologica”.
La nostra autostima e’ quindi influenzata da quelle cose che sono positive sia nel contesto che da noi stessi.
Vi ricordate gli schemi di paolo nella legge universale?
Essere grossi, essere forti, essere definiti etc etc. Eccone un buon esempio.
Se io voglio alzare 180 di panca ma non me ne frega nulla di avere il 6 pack, la mia autostima non verra’ influenzata piu’ di tanto se uno mi dice:” si’, alzi 180, ma non ti si vede un muscolo...”
Allo stesso modo se a me non me ne frega di alzare 180 di panca perche’ io alleno solo le gambe o perche’ io voglio essere definito e basta, ma paolo mi dice di alzare 180 di panca ed io fallisco, la mia autostima ne rimarra’ intatta.
soggetto e oggetto!!
Vi do un altro esempio carino di autostima, e poi direi che potrete capire meglio questo argomento.
Finora abbiamo preso il corpo come soggetto dell’autostima o come oggetto dell’autostima.
Si’ e’ giusto, ma non e’ abbastanza...
Il corpo siamo noi! E noi siamo sia oggetto e soggetto allo stesso tempo!
Se io mi afferro un braccio posso dividermi in soggetto o oggetto? No! Sono entrambi contemporaneamente.
La stessa cosa avviene quando ci guardiamo allo specchio per vedere quanto siamo cresciuti e se i muscoli spuntano... siamo molteplici e unici allo stesso tempo...
Ahahahah qui mi sembra di sentire la mi nonna che dice ”mistero della fede...”
Cosa succede allora?
Prendiamo di nuovo l’esempio della scuola:
Compito di matematica,
Io sono fissato e devo avere un bel voto a tutti i costi.
Il prof mi da il voto e mi giudica.
Ma oltre a questo io guardo cosa hanno preso i miei compagni e mi auto giudico in base agli altri.
Tutti questi fattori, una volta filtrati da me, dal mio corpo, dalle mie sensazioni, dai miei pensieri vanno a influire su diverse cose:
• Le scelte che faro’ nella vita. (quanto voglio alzare di panca di squat e di stacchi, se scegliero' come punto di arrivo 100 facili facili o 180 ora impossibili)
• Quanta convinzione ci mettero’ in quello che decido (la forza che concentro prima di alzare un peso o la convinzione che ce la faro’ fra qualche anno ad alzare 180 di panca)
• Quanta costanza avro’ per arrivare al peso che mi sono prestabilito, che variera’ di volta in volta con i risultati ottenuti, per arrivare a 180 bisogna prima passare da 100.... 120.... 140.... etc etc
• Che tipo di strategie di allenamento scegliero’ per arrivare prima a quello che mi sono prefissato. (west side smolov o sheiko?????)
Piccolo esempio: Menphis ha provato con il BIIO e si e’ trovato male (non e' riuscito ad arrivare al suo obbiettivo di ingrossare come coleman![]()
. Il tutto ha influenzato la sua autostima con tutti i fattori che ho nominato, e cosa ha fatto?
Ha visto che secondo lui quello che era sbagliato tra questi fattori era la scelta della strategia per arrivare al suo obbiettivo e ha cambiato programma.
se uno si allena una volta all'anno e non capisce perche' ancora i 150 di panca non siano arrivati, beh cambiera' altre cose no?
Ci siamo?
Quindi se cerchiamo di fare un quadro un po’ piu’ generale di cosa sia l’autostima verrebbe cosi’: dividiamo i fattori sociopsicologici da quelli individuali e pratici, con un bel filtro nel mezzo et voila', ecco a voi l'autostima!!!
*controllo del proprio corpo, quindi anche cose che non si possono controllare, come sudore, battito cardiaco, febbre etc etc...
voglio ripetere una cosa...
quando dico cognitivo significa che cio’ che accade nei nostri pensieri e nelle nostre emozioni, ma ricordatevi che i nostri pensieri sono tuttuno con il nostro corpo!
Non voglio piu’ sentir parlare di mente da una parte e corpo dall’altra![]()
Adesso il discorso andrebbe oltre, verso la motivazione, ma direi che adesso avete piu’ possibilita’ di capire voi stessi un po’ meglio di quanto facevate prima.
Ciao
letteratura:
Skaalvik og Skaalvik: skolen som læringsarena, selvoppfatning, motivasjon og læring
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