IL FANATICO (E LA SUA RAGAZZA)
Una specie rarissima e in via d'estinzione. Regola tutta la sua vita in funzione della palestra, si documenta su tutto quello che può lontanamente riguardare l'ipertrofia o la perdita di grasso. Da anni non conosce più il significato delle parole colazione, pranzo e cena. Per lui esistono soltanto il pasto n. 1, il pasto n.2 ecc., tutti intervallati da un periodo variabile da mezz'ora a due ore. Allo scoccare dell'ora prestabilita cessa immediatamente qualsiasi attività e ingoia il pasto, spesso costituito da un frullato. Esempi tipici: può capitare che sia a cento metri da casa quando è arrivato il momento del pasto n. 8 e così si ferma in mezzo alla strada e tira fuori lo shaker dallo zaino. In discoteca o al cinema va sempre munito di barretta iperproteica sostitutiva del pasto n. 11.
Il cibo viene da lui visto soltanto dal punto di vista funzionale, il sapore è irrilevante. Ha passato i pomeriggi di innumerevoli domeniche su Internet a cercare il profilo proteico, glucidico, lipidico e vitaminico-minerale di ogni alimento, riuscendo a creare una tabella Excel con una mole colossale di dati. Al mattino si pesa a digiuno su una bilancia di precisione digitale a due decimali e calcola il suo introito giornaliero basandosi su questo dato. La sua dieta è bilanciata al milligrammo di ogni singolo amminoacido.
Ha disturbi gastrointestinali mostruosi causati dalla creatina e dalle albumine, che compra sfuse in farmacia perché così sono pure e non hanno alcun dolcificante. Che siano nauseanti non importa, basta che stiano giù nello stomaco. Lo zucchero bianco è il suo peggior nemico. Sa distinguere un bicchiere di Coca-Cola light da uno di Coca-Cola normale semplicemente guardandolo in controluce o annusandolo.
Ha messo un poster di Ronnie Coleman direttamente sul soffitto perché così è la prima cosa che vede appena sveglio. Quando ha sentito la classifica dell'ultimo Mr. Olympia si è vestito a lutto per tre settimane di fila. Fa aerobica al mattino a digiuno correndo per le strade di campagna anche quando c'è la nebbia o la neve. In questi casi, il suo lettore MP3 riproduce la colonna sonora di Rocky IV a ciclo continuo per dargli la carica.
In sala pesi arriva con una bottiglia da due litri d'acqua, una cintura personalizzata, un'agenda e una matita per annotare gli esercizi e i pesi, un lettore MP3 con un gigabyte di musica heavy-metal e abbigliamento a casaccio, in quanto allenandosi due volte al giorno ha sempre una montagna di roba da lavare. Appoggia un barattolo di amminoacidi ramificati nelle vicinanze e ne prende un paio di capsule a intervalli regolari. La sua tabella è talmente lunga che ha messo un indice per facilitarne la lettura. La sua tecnica preferita è lo stripping, perciò accanto alla sua panca si ammassano decine di manubri che rimette a posto soltanto a fine allenamento, in quanto il tempo di recupero breve non glielo consente. Spesso utilizza i tri-set prenotando tre macchine diametralmente opposte. Odia le ragazzine che fanno serie da 50 e che gli fanno perdere tempo. Naturalmente non è ben visto dal proprietario della palestra perché s'arrabbia con tutti. Per il resto, non parla con nessuno, tranne che con la sua ragazza.
Eh sì, la sua ragazza diverrà santa un giorno o l'altro. Lo accompagna in palestra tutte le sere, ma probabilmente non ha mai avuto tempo per allenarsi in quanto era troppo impegnata a passare manubri e caricare bilancieri e macchine per lui. Occasionalmente fa serie di rematore molto pesante mentre lo aiuta a fare sei/otto negative alla panca piana, ovviamente senza riscaldamento. Lui la tratta con fare sprezzante o semplicemente la ignora, anche se è lei che gli prepara i 12 pasti giornalieri.
Qualcuno giura di aver visto, una sera verso le 23, il fanatico e la sua dolce metà (nel senso che pesa la metà di lui) sbaciucchiarsi seduti sulla pressa orizzontale al termine di un allenamento terrificante per i quadricipiti. Stava quasi per crollare il mito, si diceva che il fanatico fosse ormai prossimo alla "pensione" e tutti stavano tirando un sospiro di sollievo. In realtà accanto a una cyclette è stato rinvenuto un numero di Flex aperto su un articolo che sosteneva che gli enzimi secreti durante il bacio "possono accelerare la produzione di endorfine atte a velocizzare il recupero post-workout". Così tutti si sono rassegnati.
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