IL VECCHIETTO
E' una specie mattiniera, la cui struttura fisica varia considerevolmente. Solitamente è impegnato in numerosissime attività nel corso della giornata, dunque riserva alla palestra la fascia oraria 9-12. Ora che è in pensione, è più stressato di quando lavorava. Alterna una serie di ogni esercizio ad una diatriba il più delle volte futile con chiunque gli capiti a tiro. Il suo argomento preferito è il calcio, dunque è preferibile stargli alla larga il lunedì mattina.
Spesso non capisce che il minuto di recupero non è un eufemismo, ma una giustapposizione di sessanta secondi. Alternarsi con lui alle macchine è un'impresa vana e mai riuscita. Fortunatamente nessuno gli ha mai fatto conoscere le gioie del bilanciere, unica risorsa disponibile quando questi esemplari circolano in palestra in gran numero. Trova da obiettare su tutto, persino sui pesi che i "grossi" utilizzano e che a suo dire sono troppo pesanti, e se vede qualcuno eseguire una serie di rematore o di squat pesante, va a casa col mal di schiena.
Quando parte coi suoi discorsi, diventa abbastanza indifferente all'ambiente che lo circonda, tanto da prendersi dei colpi di sbarre dei lat machine in testa o del pulley sugli stinchi. Nessuno se ne preoccupa più di tanto: i più educati chiedono semplicemente scusa.
Il suo habitat preferito è la fila delle cyclette, in cui cerca di occupare una posizione centrale, in modo da essere circondato dal maggior numero di persone sia a destra che a sinistra. La sua capacità di attaccare bottone con le ventenni è prodigiosa e fa invidia al maschio giovane comune. Il suo motto è "che cosa ho da perdere?", dunque ci prova con tutte.
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