se parli di PL forse perdersi in troppi complementari non ha molto senso anche se li fanno eccome.
Per un Bber fondamentali seguiti da simil fondamentali e compklementari direi che è un Dogma.
se parli di PL forse perdersi in troppi complementari non ha molto senso anche se li fanno eccome.
Per un Bber fondamentali seguiti da simil fondamentali e compklementari direi che è un Dogma.
"Guardare i video di Coleman&Co per imparare la tecnica è come guardare i porno per fare educazione sessuale. Semplicemente non rispettano la realtà"
@sim:
daccordissimo.
però non è forse + sensato partire dalle BASI, cioè da ciò che è oggettivamente giusto e poi andare a modificare in base alla soggettività, piuttosto che fare l'opposto?
oltretutto sono così tanto daccordo con te che è per questo motivo che su questo forum non si FANNO SCHEDE.
l'utente fa una proposta e descrive la propria condizione personale, gli altri utenti possono solo dare dei CONSIGLI.. di sicuro non consiglio a chiunque "panca, stacchi, squat, lento avanti, rematore".. e non lo faccio a maggior ragione a chi, descrivendo la propria condizione, dice di avere un'ernia al disco o un difetto posturale, o il ginocchio rotto o il gomito del tennista.. insomma, non so se mi sono spiegato.
i 3 fondamentali (che poi secondo me i fondamentali sono tutti e nessuno.. ciò che davvero è fondamentale sono i concetti che stanno dietro ad un loro eventuale utilizzo) servono solo da guida..
Un 3d completamente inutile, se mi è permesso dirlo.
Simrulez, non saprei proprio come risponderti.
Mi vengono solo in mente due frasi di 2 tra i più grandi tecnici e ricercatori che le scienze dello sport abbiano mai avuto.
"Non esiste niente di più pratico di una teoria." (Yuri Verkhoshansky)
"L'alleamento è un'arte che si basa sulla scienza." (Carmelo Bosco)
L'allenamento, come tutte le altre cose della vita, si basa sullo studio e la ricerca continua: mettere in dubbio questo, anche solo per un istante, significa compiere un errore macroscopico. Il fatto che ci siano persone che crescono bene (ne ho viste tante) facendo ca**ate non significa niente. Ce ne sono molte altre, che non notiamo proprio perchè "insignificanti" o perchè semplicemente hanno abbandonato l'allenamento, che hanno ottenuto poco o niente. Già il fatto che il training culturistico venga valutato quasi sempre soltanto in base a quanto "fa crescere" è un limite agghiacciante di questo sport. Ben prima di questo, infatti, bisognerebbe chiedersi:
1 - il traning rispetta i principi scientifici noti?
2 - rispetta le leggi della biomeccanica, dell'anatomia e quel pochissimo che sappiamo di reazioni metaboliche ed ormonali
all'allenamento?
3 - è PERSONALIZZATO o copiato pari pari dai libri dei vari "guru"?
4 - è inserito in una programmazione?
Queste sono le cose IMPORTANTI, non se "farà crescere" o se si chiama HST, EDT, BIIO o 8x8.
Infine, il discorso dei "tre fondamentali". Ma chi l'ha detto che sono 3? Già di squat e stacchi ne abbiamo una quindicina di varianti, la panca si può fare anche con manubri o inclinata, poi ci sono i dip, le trazioni appesantite, i rematori pesanti, la leg press.... "Sì, ma i campioni non li fanno"? Non è vero. Magari non li fanno sempre adesso, ma stiamo pur certi che li hanno fatti alla nausea per 10 anni. Non si gareggia a 120 kg avendo vissuto di curl e pushdown, manco con tutto il doping del mondo.
Ultima modifica di MetalMeltdown; 02-11-2007 alle 12:07 AM
Mi piace la tua fede nella scienza Metal!Però attento a non cadere nello "scientismo" (fede quasi religiosa nella scienza): la scienza ha dei limiti. I modelli hanno dei limiti; modellizzare il corpo umano come sistema fisico che riceve come ingressi stimoli quali allenamento, riposo, cibo etc. e che mostri in uscita forza, massa, infortuni etc. è riduttivo per un motivo semplicissimo: un modello funziona di più, ed è più efficace, quanto minore è il numero di ingressi e di uscite. Secco. Non ne esci... Altrimenti aumenta la complessità del modello, e questo non è più maneggiabile da tutti, ma soltanto da coloro che conoscono TUTTE le dinamiche: sia quelle associate ai forzamenti (ingressi, stimoli) esterni forniti al sistema, sia quelle interne al sistema ("stato" del sistema)...
Esempio banale: un medico che fa BB ha una conoscenza maggiore di biologia del BB medio, e quindi tiene conto, nella pratica del BB, di qualche fattore in più che molti altri, non avendo le sue competenze, non prendono neanche in considerazione... mi sovviene a tal proposito una discussione sul quantitativo di pro e carbo da assumere e di un intervento di somoja in cui parlava degli effetti di "abbiocco" derivanti dal rilascio di triptofano nel sangue a seguito dell'assunzione di carbo... beh, quel thread e soprattutto quell'intervento ribadiscono il concetto.
Ora, per maneggiare TUTTE le variabili che hanno influenza sul corpo, condizione peraltro necessaria per costruire un modello valido PER TUTTI, in cui ognuno potrà sostituire a tali variabili l'andamento nel tempo corrispondente a quello da lui vissuto in prima persona, ci sarebbe bisogno di TUTTE le lauree... e anzi non basterebbero, visti i "buchi neri" delle scienze in molti ambiti... non so se mi spiego... E comunque un modello di questo tipo, come già detto, sarebbe di difficile interpretazione, per dirla in breve.
Da qui la necessità di ridurre il numero di grandezze in gioco, e quindi la complessità del modello: il che implica per forza di cose che si trascurino le variabili considerate "meno" (ma quanto "meno"? in base a cosa "meno"? è qui la chiave di tutto ragazzi...) importanti ai fini dello sviluppo di una teoria. Ecco perchè quello che "in generale" dovrebbe andare bene per tutti, "in particolare" ad alcuni non va bene! --->
Perchè ci sono aspetti della vita di ognuno che un modello generale non riesce a prendere in considerazione ma che, anzi, trascura irrimediabilmente, non tenendo conto quindi che nella vita di "qualcuno" tali aspetti (e quindi le grandezze associate a tali aspetti) potrebbero essere fondamentali, ad esempio, per l'acquisizione di massa muscolare, forza, capacità neurale, resistenza etc... e che quindi il modello, per poter funzionare su quel "qualcuno", doveva necessariamente tenere conto anche di quegli aspetti.
Ecco perchè alla teoria vanno aggiunte la pratica e l'esperienza (come dice il grande IronPaolo: "l'esperienza è la componente empirica della teoria"): proprio per riuscire a cogliere, nella vita di ognuno, aspetti che magari un modello generale trascurerebbe, ma che risultano invece determinanti ai fini del raggiungimento di certi obiettivi del singolo individuo. Insomma è la pratica che rende quasi "chiusa", precisa, la formulazione del modello tanto agognata. La pratica ci rende consci di quelle variabili in gioco delle quali, molto spesso, la teoria non ci parla.
Ultima modifica di Sorma; 02-11-2007 alle 12:58 AM
Come non quotarti, Sorma? Hai ragione a dire che anche la scienza ha dei limiti. Ed è giustissimo il tuo discorso sugli imput ed output che, più sono, meno infallibile diventa il sistema. Infatti, è molto più facile allenare Jay Cutler (e probabilmente persino fargli vincere l'Olympia!!!), piuttosto che l'impiegatuccia diabetica con 2 figli e un'operazione subita al menisco.
Un modello valido per tutti non esiste e quasi sicuramente non esisterà mai proprio per i motivi da te elencati. Anzi, ormai il fitness, lo sport e la scienza si muovono (o cercano di muoversi, o dovrebbero muoversi) in senso diametricalmente opposto, cioè sempre più personalizzato.
Ma capirai anche tu che teoria ed esperienza (insieme a un po' di buon senso, che non guasta mai) vanno a braccetto: senza la prima non so cosa far fare e, molto più importante, cosa NON far fare all'impiegatuccia diabetica ed operata al menisco di cui parlavo prima. Senza la seconda non so capire le sue esigenze di donna e di madre, i suoi obiettivi e non so quali mezzi usare per farglieli raggiungere. ;-)
Ultima modifica di MetalMeltdown; 02-11-2007 alle 05:17 PM
Io sono d'accordo con Paolo, è teorica e pratica messi assieme. Chiunque si alleni da parecchi anni basta che provi a pensare come si allenava i primi mesi, io se penso a come mi allenavo i primi mesi tornerei indietro nel tempo e mi prenderei a schiaffi eppure i risultati arrivavano ma quello perchè ero solo agli inizi, ma andando avanti con gli allenamenti che mi facevano fare sarei solo in continuo stallo o addirittura peggiorerei.
Come dice somo cominciare dalle basi, e poi Sim ci si allena, si fa esperienza e poi da soli bisogna capire cosa è meglio per il nostro corpo e cosa è peggio. Come gente che allena il petto 3xweek e non ci arriva che deve migliorare spalle e tricipiti, oppure gente che non fa stacchi e squat ed ha gran bei fisici e ne conosco un paio, un giorno vi posterò una foto perchè in questo topic ci stanno giusto a puntino.
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