Ti rispondo con le parole di Chris Thibaudeau:

"1) sono esercizi in cui si applica la forza verso il suolo, come accade in quasi ogni sport;

2) hanno una produzione meccanica della potenza superiore in quanto il peso deve essere accelerato and alzato esplosivamente;

3) sono esercizi ad alta sinergia, essendo così efficaci sia dal punto di vista dell'allenamento sia da quello del tempo;

4) richiedono un buon controllo corporeo e sincronizzazione;

5) richiedono un buon controllo di un oggetto che si muove velocemente

6) sono altamente stimolanti se eseguiti correttamente."



Per il basket credo che le abilità biomotorie più rilevanti siano la resistenza aerobica e anaerobica, la forza di partenza e la potenza. Allenare queste ultime abilità è necessario soprattutto per migliorare lo scatto e l'elevazione: ricordo che la forza di partenza è la capacità di reclutare in un istante il massimo numero di unità motorie, mentre la potenza (o forza esplosiva) è la capacità di accelerare la produzione di forza in un dato gesto atletico.

Ora, ovviamente il primo passo da compiere per un programma è selezionare il metodo più specifico per allenare quelle abilità di cui sopra. Ricordo il Principio di Specificità: "a stimoli specifici corrispondono adattamenti specifici".
Dicevo, selezionare il metodo. I metodi da bodybuilding (medio/alto numero di ripetizioni, cadenza controllata, set a cedimento) sono da escludere, in quanto rallentano l'azione: allenarsi a cadenza controllata infatti produce adattamenti specifici del sistema nervoso, non applicabili in attività in cui si richiedono gesti veloci. In genere è inutile utilizzare i macchinari, in quanto riducono o eliminano l'intervento degli stabilizzatori, e in genere non ricalcano bene nessun gesto sportivo.

Dunque, per sviluppare la potenza (forza x velocità), si deve agire in 2 modi: prima di tutto, garantire una buona "base" di forza assoluta (o massimale), poi intervenire sulla capacità di accelerazione. Nel primo caso, viene adottato il solito metodo per lo sviluppo della forza (basse reps, molti set, carichi >85% 1RM, lunghi riposi tra i set, no cedimento...). Nel secondo caso, l'enfasi viene appunto posta sull'accelerazione: carichi abbastanza ridotti, poche ripetizioni, molti set e, soprattutto, cadenza esplosiva.

Specifico quel "carichi ridotti": la priorità va all'accelerazione, quindi va scelto il carico che consente la migliore accelerazione. Per esercizi come panca e squat (vado un po' a memoria, potrei sbagliare) 50-65% 1RM. Per gli esercizi olimpici, per la loro natura di sollevamenti veloci, fino a 85% 1RM. Per migliorare la produzione di forza, si possono usare elastici o catene di Arthur... ma non è importante.

Dunque, tornando al caso del giocatore di basket, il metodo da preferire è quello suddetto. Restano da scegliere gli esercizi!
Se vogliamo migliorare l'elevazione, bisogna chiaramente agire sugli estensori della coscia (quadricipiti) e, per contrasto, sui flessori (non è un concetto ovvio, magari ne parleremo meglio in seguito). Quindi va bene lo squat, ferma restando l'enfasi sull'accelerazione. Per quanto non siano il massimo della sicurezza, va bene anche lo squat pliometrico e il jump squat con un sovraccarico molto ridotto.
Se vogliamo migliorare il passaggio dal petto, potrebbero andare bene esercizi balistici con la palla medica, ma anche la distensione su panca. Eccetera, eccetera.

Ora, gli esercizi olimpici sembrano poco specifici dal punto di vista della biomeccanica del movimento, però offrono i vantaggi discussi all'inizio del post. In generale, uno sport non è composto di soli "fondamentali" (nel basket: palleggio, passaggio, tiro, schiacciata... beh, li conosci molto meglio di me!), ma anche di veloci torsioni o estensioni del busto, rapidi cambi di direzione, movimenti improvvisi di braccia e gambe... eccetera. Possiamo fare un allenamento specifico per ognuno di questi? Non credo proprio! Ecco allora che tornano utili i sollevamenti olimpici, in quanto coinvolgono praticamente tutta la muscolatura.
Inoltre, essendo movimenti veloci, migliorano senza dubbio l'efficienza del sistema nervoso, vantaggio trasferibile in qualunque campo dell'attività fisica.


Spero di essere stato chiaro.