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Laura dove sei.
So che con lui forse sarai serena.
So che il nostro non era amore.
Era di più.
Eppure io ti ho lasciata.
Continuare a pensare ad una storia finita otto anni fa... L'infausta speranza di rimanere bambino, per sempre.
L'inizio della mia fine.
L'inizio di menzogne e paraventi.
Ricordi di te racchiusi un una piccola scatola di cartone, come se il passato possa essere intrappolato ermeticamente.
Tempesta di ricordi laceranti ogni volta che la apro.
Pandora a pioggia su di me.
Sterco e miele.
Zucchero e feci.
Laura.
L'oro nei tuoi capelli, la brezza fra le tue mani, la dolcezza nei tuoi occhi, dolci pendii i tuoi zigomi carnosi, l'armonia delle tue forme, il tesoro nel tuo cuore, il fuoco sulla tua bocca.
Carne alla brace il nostro amore.
Fuga dal mondo la nostra intensità.
Laura del mio cuore, l'aura dei tuoi occhi.
Ultima modifica di user_del87452; 30-04-2007 alle 06:26 PM
branco sei incredibile se tutte queste poesie le hai sfornate te.... grande!
Una volta ci si faceva il culo per vivere, ora è la vita a esser presa per il culo! [Heerokeem]
Grazie per la comprensione, ma non chiamarle poesie, altrimenti i poeti (quelli veri) si offenderebbero.
Finita una storia, sbattuta la porta, pensando che tutto si possa chetare.
Letto un libro, richiusa la copertina, lo metti in piedi tra tutti gli altri.
Sullo scaffale a far numero, a testimoniare che sono stati tuoi.
Eppure ogni cosa passata e vissuta, non termina lì, non ti lascia resettato e formattato, pronto per un'altra.
Ogni momento che ti tocca, ti segna per sempre.
Impossibile non accettarlo.
Non siamo robot.
La realtà non esiste. esiste solo la rappresentazione di essa che ognuno di noi si crea.
La realtà è l'insieme di situazioni vissute da ciascuno di noi.
La mia realtà non è inferiore alla realtà di chicchessìa.
La mia realtà può essere diversa dalle altre, ma non per questo sbagliata.
Qual è però il limite tra la realtà politically correct e la realtà personale?
Qual è il senso del vivere seguendo i propri istinti e le proprie idee, se questi cozzano con quelli degli altri che temi?
Càpiti talvolta nei miei sogni.
Piombano ricordi annebbiati e confusi.
Di te solo il fulgore
di attimi, virgole, saette e colore.
Gli occhi non vogliono, forse non sanno
aprirsi e perdere la gioia che hanno.
Il senso del tempo, qualcosa non vero
è perso tra brezza, calore e mistero
di te che non ci sei
di te che qui vorrei.
Rimani lì, nei miei sogni,
è lì che sei immensa.
E' lì che posso averti senza farmi vedere in tutti i miei difetti.
E' lì che posso amarti senza mostrarti le mie debolezze.
L'immagine di te ridente e serena.
Mi amavi, lo avresti fatto per gli anni a venire.
La mia noncuranza ti è stata fatale.
Lo è stata più per me.
Vivere portandosi dietro un macigno.
Ogni mattina sapere esattamente cosa, quanto, quando, come e dove lo si farà.
Lasciare morire l'improvvisazione.
Trovarsi spiazzato di fronte a situazioni impreviste.
Questo è il vivere di chi ha perso il colore.
Questa e la faccia di chi trova gioia nel dolore.
Le sere passate a cercare un intruglio,
una pozione che ti possa salvare.
Ancora una volta per non capire
che invece sei tu che non devi poltrire.
Ultima modifica di user_del87452; 01-05-2007 alle 07:47 AM
non offendo nessuno dicendo che hai un talento nello scrivere poesie, perche' e' cio' che sono, bellissime poesie, bravo!
Una volta ci si faceva il culo per vivere, ora è la vita a esser presa per il culo! [Heerokeem]
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