si può avere senso, anche se nn so quanto siano "pesanti" per te 17kg
se fossero troppo leggeri non avrebbe senso iniziare con sole 3 serie
se invece fossero troppo pesanti potresti non riuscire a fare il 6x6
si può avere senso, anche se nn so quanto siano "pesanti" per te 17kg
se fossero troppo leggeri non avrebbe senso iniziare con sole 3 serie
se invece fossero troppo pesanti potresti non riuscire a fare il 6x6
Per avere un riferimento tieni presente che affinché un esercizio sia efficace l'ultina ripetizione della serie deve essere quella impossibile. Quindi se l'ultima ripetizione è agevole ad eseguirsi devi aumentare il peso o a limite il numero delle ripetizioni.
Ciao,
Vitrum
Come esegui il Good morning Ale?
"Come soleva dire il mio prozio buonanima...lo sterco di cavallo si spande quando lo si calpesta"
"Come soleva dire il mio prozio buonanima...ascolta sempre lo scorrere del fiume, ma sta attento sempre a non bagnarti"
"Come soleva dire il mio prozio buonanima...il momento della partenza arriva quando meno te lo aspetti"
Metto il bil poco più giù del collo, insomma al limite tra l'inizio della schiena e la fine del collo stesso poi mi abbasso tenendo il più possibile la curvatura naturale della schiena che ottengo piegando leggermente le ginocchia e spingendo all'infuori il sedere.
mi spiace vitrum ma non condivido.
anzi, lavorare a cedimento sempre e comunque è "diseducativo" nel senso che dà un'idea distorta dello stimolo utile e oltretutto favorisce gli infortuni.
ne parlavo oggi con un preparatore del coni (cioè un tizio che fa i corsi ai preparatori del coni e che ha seguito diversi atleti dai piloti della minardi a sciatori a ciclisti).. quindi non posso neanche dirti "vabè ognuno fa come gli pare"
Somo devo dire che per me 6 serie da 6 rip, come faccio ora, sono davvero toste.Comunque farò una cosa, ora aumento di un kg le distensioni con i manubri su panca inclinata e poi proverò ad aumentare i kg della panca orizzontale. Non ti dimenticare che alla fine di ogni sessione ho un 6x6 di lento avanti che mi ammazza letteralmente per cui se mi distruggo al primo esercizio è sicuro che non riesco più a concludere l'allenamento![]()
Caro sOmOja,
il “lavorare a cedimento”, come dici tu, e definirlo "diseducativo" mi sembra alquanto azzardato.
Nelle palestre vediamo i giovani che si avvicinano al nostro sport eseguire meccanicamente le famose schede propinate da istruttori improvvisati. Sappiamo benissimo che questi ragazzi, a meno di qualche rara eccezione, non riusciranno mai ad appassionarsi perché non vi è nessun coinvolgimento da parte loro a livello mentale visto che sono costretti a svolgere una attività prettamente “impiegatizia”. Quello che manca è qualcuno che gli inculchi una mentalità atletica. L’atleta è colui che non si accontenta della propria condizione e tramite la sua intelligenza e volontà fa di tutto per migliorarsi senza riguardo dei sacrifici. Fissare degli obiettivi, raggiungerli e una volta raggiunti fissarne dei nuovi è proprio dell’atleta. Carl Lewis non si accontenta di correre i cento metri in 10’’, vuole scendere al disotto: i muri sono fatti per essere abbattuti! In palestra quella del bodybuilding è, come si dice, una ginnastica di resistenza progressiva, cioè quella di spingere il fisico, attraverso l’allenamento intelligente, a sopportare carichi di lavoro sempre più alti per cercare di ottenere i risultati voluti. Per me ha poco senso effettuare una serie di un esercizio e fermarsi all’ottava ripetizione quando ho la possibilità di farne altre due. In questo modo si perde l’occasione di spingere il proprio fisico al limite delle proprie capacità nella speranza di innescare quei meccanismi che inducono una risposta di adeguamento a nuovi livelli di capacità. Limitarsi non ha senso e in ogni caso si perde una grossa occasione per migliorarsi: e dopo ci si lamenta perché non si vedono risultati! E’ ovvio che tutto questo debba essere fatto in un contesto che coinvolga anche la sensibilità allo stimolo utile. E’ ovvio che se non si esegue bene l’esercizio c’è la possibilità di infortunarsi. Una qualità dell’atleta è quella del coraggio. Bisogna essere coraggiosi per cercare di raggiungere i propri obiettivi prendendosi i propri bravi rischi. D’altronde come dice il detto: “Chi non risica non rosica”.
Su come si allenano i piloti della Minardi, sciatori a ciclisti non ne so molto, ma posso dirti come si allena un Dorian Yate o Ronnie Coleman, che tra l’altro viene dalla pesistica, e posso dirti che non si risparmiano.
Scusami se mi sono dilungato su argomenti che forse già ben sai, ma può essere utile per chi legge il forum.
Ciao,
Vitrum
mi spiace ma siamo alle solite il tuo post denota una conoscenza superficiale di questi concetti.
non arrivare a cedimento non significa limitarsi
arrivare a cedimento non significa dare il 100%
ma se non hai mai provato un allenamento non a cedimento non lo puoi capire.
carl lewis o qualunque atleta ottenga dei buoni risultati non arriva a cedimento
il cedimento concentrico nella corsa vuol dire cadere a terra perchè le gambe non ti reggono +.
addirittura lewis ed i 100metristi non solo non arrivano a cedimento concentrico ma si fermano al cedimento dato dalla perdita di velocità
quando i tempi scendono oltre un certo limite si smette di fare scatti.. è solo fatica inutile.
fare 3x3 a cedimento vuol dire fare
1x3 @100kg
1x3 @95kg
1x3 @90kg
fare 4x2 non a cedimento può essere + indicato
1x2 @100kg
1x2 @100kg
1x2 @95kg
1x2 @95kg
chi credi abbia dato di +?
in questi casi non è il muscolo a determinare la limitazione ma il sistema nervoso
il cedimento stressa + il snc che il muscolo, in questo modo nella serie successiva non sarai + in grado di reclutare lo stesso numero di unità motorie (sebbene muscolarmente ne saresti in grado)
pensa che il sistema nervoso può impiegare fino a 4-5 volte il tempo necessario al muscolo per recuperare da una serie.
alla luce di quanto detto il non arrivare a cedimento (concentrico) è proprio una mossa intelligente per bypassare una limitazione
(proprio come evitare serie ad alte ripetizioni all'inizio dell'allenamento, per non accumulare acido lattico, che invece agisce sul piano muscolare e non nervoso)
Mi permetto di dire la mia sull'argomento...oltre alle considerazioni di natura tecnica esposte da somo, che condivido.
Ho citato parte del post di Vitrum, per dire che come sempre e' una questione di obbiettivi.
Se una persona si pone come obbiettivi il bb, indipendentemente dal livello a cui si trova, potra' seguire certe strategie.
Il cedimento avra' un senso o meno solo se avvicina o meno agli obbiettivi che ci si pongono.
Esempio se sto facendo un meso di forza allora e' concettualmente sbagliato voler fare la ripetizione in piu'!
Perche' semplicemente cio' mi porta piu' lontano dal mio scopo.
Poi ammetto un'eccezione del tipo: ho fatto il mio lavoro per bene sull'es che mi interessa, magari faccio un paio di serie di curl di concentrazione a cedimento.
Ma questo e' il contorno, la pietanza l'ho lavorata in modo appropriato al mio target.
Per il bb puo' avere un'utilita' ma con tempi e modi ben precisi, di certo non sempre e non su tutti gli esercizi.
Ti prego non dirmi che un qualita' dell'atleta e' quella del coraggio!!!![]()
Cosa vuoi dire, non mi e' chiaro. Che forse vale la pena correre il rischio di infortunarsi?
Questa non e' una qualita' dell'atleta, questo e' il punto zero (non uno) da evitare per l'atleta.
L'infortunio rallenta i tuoi progressi, ti fa regredire anzi perche' spesso occorre uno stop e delle cure.
Allenandosi in modo avveduto si ottengono certamente molti risultati e questo vuol dire NON prendere rischi, se possibile mai.
Io saro' molto protettivo su questo, ma qualsiasi cosa potrebbe farmi infortunare in palestra non e' una cosa che vale la pena di fare.
ma non sono daccordo manco per niente
queste idee sul dare il "100%" associandolo al cedimento lasciano il tempo che trovano e potevano essere accettate all'epoca di mentzer
oggi esistono diversi sistemi e lo stimolo allenante nn è certo dato dal cedimento
io nn vado mai a cedimento (cedimento concentrico) in stacchi\squat\good morning eppure non sn mingherlino
Invece è un ottimo metodo semplice da eseguire specialmente da un principiante che in questo modo ha un punto di riferimento per monitorizzare anche i propri incrementi.
E' logico che chi si allena da diversi anni riesce meglio a capire il tipo di allenamento da cui trae più beneficio, che può andare bene per se stesso ma non per gli altri.
Ciao,
Vitrum
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