L'allenamento di venerdì è stato sui generis
Come si vede nel post precedente avevo un impegno e per quanto abbia anticipato l'uscita dal lavoro ero in ritardo.
Ma Iron Pavlovicscrive che la scheda va fatta senza sgarri e quindi che fare?
Tutto ruota intorno ai tre multiarticolari e toccava allo stacco, tempo per l'assistenza non ne avevo proprio ma un 5x6x112 ci deve stare. Quindi così in jeans e camicia affronto la faccenda, se sto a cambiarmi è finità.
Riscaldamento e poi la prima serie da 6 reps, dura ma regolare.
Comincio a perceprire un'altro problema, ho mangiato da due ore e mezza, sarebbe pochino ed è pochissimo perchè le porzioni erano grosse più del solito. Alla seconda serie mi sento proprio lo stomaco in subbuglio e mi fermo dopo due alzate. Pochi secondi per riflettere quanto stia strapazzandomi nel voler fare tutto...Poi sopravviene la ribellione: "devo farcela, se passano troppi secondi non ha più senso, il ciclo perde significato!" Pensieri che durano un lungo respiro e sono di nuovo sul bilanciere a fare con rabbia le altre quattro reps a completamento della serie.
Uso i 2 minuti e mezzo di rest per autosugestionarmi e "digerire"
Fatto, mi restano quaranta minuti per farmi una doccia e andare in centro a intrattenere un pubblico di appassionate di poesia.
L'allenamento non è completo ma almeno il "ciclo" è salvo
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Cerco di allenare le gambe in 6x6 squattando ben sotto il parallelo e alla prima serie mi pare di sputare sangue, con le altre è un'altalena di sensazioni come se non pensandoci andasse meglio. Mi sovviene il suggerimento di Poliquin la prossima volta proverò a fare il conto alla rovescia 6/5/4/...anzichè 1/2/3...
La seduta sta giù, al massimo di accosciata, la ripartenza con bestemmie a bocca chiusa, dura...Mi s'insinua comunque quella tipica sensazione di benessere che ti viene quando senti di tirarci dentro per il giusto
Originariamente Scritto da VIERI
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